Pubblicato il metodo UNICHIM M.U. 1880 “Requisiti minimi delle superfici verniciate di mobili in legno per uso domestico in ambiente interno”
FRANCO BULIAN
Nel mese di marzo 2005 è stato pubblicato dalla commissione Vernici per legno dell’Unichim un importante documento-guida sulla definizione dei requisiti minimi per le superfici dei mobili.
Tale metodo è nato da una duplice esigenza:
✔ poter scegliere le prove più appropriate per caratterizzare la superficie verniciata di un mobile in funzione della sua destinazione d’uso;
✔ stabilire quando i risultati ottenuti possono essere considerati adeguati. Ricordiamo che la “filosofia” di molte norme UNI ed EN è sempre stata quella di definire dei metodi di prova che fossero quanto più ripetibili e riproducibili possibile, ma senza individuare mai dei requisiti. Queste norme rappresentano sostanzialmente degli “strumenti” che possono essere utilizzati a seconda delle esigenze delle singole aziende.
Seppure valido nelle intenzioni, questo principio può creare dei problemi in considerazione del fatto che non tutti sono così addentro alle norme da essere in grado di impiegarle efficacemente.
A volte il principio del “per non sbagliare” ha fatto si che vengano effettuate tutte le prove possibili, spesso anche inutili, con i massimi livelli quali requisiti. E’ innegabile che soprattutto le superfici verniciate, magari anche con cicli a basso impatto ambientale, soffrano maggiormente questa situazione, specie se vengono comparate a rivestimenti quali i laminati o le foglie polimeriche.
La commissione Unichim Vernici ha iniziato ad affrontare l’argomento agli inizi del 2003 ed in meno di due anni, con il contributo di produttori di vernici e di mobili, è riuscita a preparare il metodo MU 1880.
La norma è costituita fondamentalmente da tre tabelle, che contengono ciascuna i requisiti per i mobili domestici verniciati in dipendenza dell’ambiente di utilizzo:
✔ cucina;
✔ bagno;
✔ soggiorni e camere.
Per ogni ambiente, le superfici dei mobili sono state quindi divise in superfici orizzontali e superfici verticali, ipotizzando che le prime siano generalmente sollecitate più severamente delle seconde. Nel corso della preparazione del documento non sono mancate certamente le obiezioni ed i motivi di discussione. Alcune delle problematiche emerse sono di carattere abbastanza generale, essendo frequentemente sollevate allorquando si cerchi di definire un qualsiasi requisito per un materiale od un prodotto finito. Altre osservazioni sono di carattere più specifico e riguardano i singoli metodi di prova. Abbiamo qui cercato di schematizzare i temi più importanti dibattuti in sede Unichim. Dalle posizioni emerse nel corso del dibattito si può probabilmente evincere con maggiore chiarezza quali siano stati i principi che hanno portato la commissione all’elaborazione del metodo.
Alcuni cicli di verniciatura, per loro natura, non sono in grado di soddisfare i requisiti indicati.
L’obiezione è corretta, ma bisogna innanzitutto considerare che i requisiti non sono obbligatori. Secondo la commissione Unichim è inoltre importante che l’eventuale debolezza di una superficie sia comunque nota. Le aspettative nei confronti del prodotto potranno quindi suggerire comportamenti adeguati. L’aspetto prestazionale non vincola una scelta che, in modo consapevole, può sempre privilegiare altri fattori: estetici, ambientali od economici.
Le prove sono insufficienti. Mancano ad esempio alcune prove importanti, ad esempio la resistenza all’ urto o all’abrasione.
Anche questa osservazione è stata tenuta in considerazione. Alcune tipologie di superfici dovrebbero effettivamente essere sollecitate anche con prove di tipo diverso. E’ stato comunque deciso di utilizzare quelle per le quali vi è al momento una sufficiente esperienza. Altre potranno essere aggiunte in seguito, in occasione delle revisioni periodiche del metodo. Per alcune prove (ad esempio urto o resistenza allo sfregamento) sono già in corso delle specifiche sperimentazioni.
I requisiti sono troppo elevati
E’ inevitabile che vi siano pareri diversi sui dati inseriti.
Lo spirito che ha guidato la commissione nella scelta dei requisiti è stata una sorta di mediazione tra ciò che è tecnicamente possibile raggiungere e le aspettative dell’utente finale. Per tale lavoro sono stati comunque presi in esame i requisiti presenti in altri Paesi europei (Francia, Germania e Regno Unito in particolare) e capitolati di enti pubblici e privati già esistenti in Italia.
I requisiti sono troppo bassi.
Il metodo UNICHIM 1880 è uno schema che vuole identificare i requisiti minimi. Non è un criterio per selezionare le superfici con caratteristiche “di eccellenza”.
La conformità a questa norma dovrebbe essere specificata nella scheda tecnica di ogni prodotto verniciante Le prestazioni di una superficie verniciata dipendono infatti da moltissimi fattori. Il metodo MU 1880 stabilisce che lo stesso può servire a verificare le prestazioni di un certo ciclo di verniciatura. In tal caso nel resoconto di prova è necessario descrivere l’intero ciclo, comprensivo del supporto. Sulla scheda tecnica si può indicare che il prodotto, utilizzato nell’ambito di un ciclo specifico e su uno specifico supporto ha superato i requisiti.
Oltre ai mobili esistono anche altre tipologie di superfici in legno che vengono verniciate
Per quel che riguarda altre superfici, Vi sono dei lavori in corso presso diverse commissioni CEN. La commissione UNICHIM Vernici ha comunque in programma di procedere all’elaborazione di altre norme analoghe al MU 1880 laddove i lavori non interferiscano con quelli di altre commissioni.
SINTESI DEL METODO UNICHIM 1880 Prodotti vernicianti. Requisiti minimi delle superfici verniciate di mobili in legno per uso domestico in ambiente interno Scopo e Campo di Applicazione La presente norma stabilisce i requisiti minimi delle superfici verniciate di mobili in legno per uso domestico in ambiente interno. Le caratteristiche prese in considerazione sono: la resistenza alla graffiatura, la resistenza agli sbalzi di temperatura, la resistenza al calore secco, la resistenza al calore umido, la resistenza ai liquidi freddi, la resistenza alla luce, la tendenza a ritenere lo sporco, l’adesione mediante strappo e la quadrettatura. Le appendici A, B, C e D contenute in questo metodo, sono informative. Riferimenti normativi Requisiti I requisiti relativi alle prove individuate nella presente norma si suddividono in tre categorie di impiego finale:
In queste tre categorie vengono distinti i requisiti per le superfici orizzontali e verticali. Valutazione e resoconto dei risultati La valutazione dei risultati può essere effettuata per singola prova, ma la conformità al presente metodo può essere dichiarata solo se sono soddisfatti tutti i requisiti riportati per la destinazione d’uso specificata. Appendice A – Informativa. Indicazione della conformità di una superficie Se la prova è stata eseguita su un mobile o un suo componente, il fabbricante ha facoltà di porlo in commercio con la seguente indicazione, riportata su un’etichetta o nella documentazione tecnico-pubblicitaria (scheda prodotto): “Mobile per ………….. (cucine/bagni/soggiorni e camere da letto) conforme alla norma MU 1880 che definisce i requisiti minimi delle superfici verniciate di mobili in legno per uso domestico in ambiente interno Appendice B – Informativa. Note informative su requisiti non soddisfatti Appendice C – Informativa. Esempio di resoconto | ||||
Prova | Metodo di Prova | Unità di Misura | Requisito Superfici Orizzontali Bagno | Valore raggiunto |
Resistenza alla graffiatura | UNI 9428 | N | ≥0,6 | 0,8 |
Resistenza agli sbalzi di temperatura | UNI 9429 | Livello | 5 | 5 |
Resistenza al calore umido | UNI EN 12721 | Classe secondo UNI 10944 | E | D |
Adesione per spessore vernice secca (a): 1) spessore ≤ 0,250 mm – Prova di Quadrettatura | UNI EN ISO 2409 | Scala ISO | ≤ 1 | 0 |
Resistenza delle superfici ai liquidi freddi | UNI EN 12720 | Classe secondo UNI 10944 | C | C |
Resistenza delle superfici alla luce Laccati chiari (c) | UNI 9427 | |||
Scala Grigi | 5 | 5 | ||
Tendenza a ritenere lo sporco | UNI 9300 | Livello | 4 | 5 |