Gli adesivi nell'industria mobile
Gli adesivi nell’industria del mobile

Il settore legno e arredamento del Gruppo adesivi e sigillanti di Avisa ha messo a frutto l’esperienza accumulata nel corso di più di un decennio di conferenze, convegni, simposi sulla cultura tecnico-scientifica della propria industria, offrendo al pubblico un testo a carattere divulgativo, di ausilio anche nell’attività pratica quotidiana.

Editore: L’Informa Professional
Autore: Franco Bulian
pagine: 304
formato: 17X24
prezzo: 65,00 €
edizione: 1
codice ISBN: 9788878731745
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UNO STRUMENTO DI DIVULGAZIONE E INFORMAZIONE

Il libro è nato dall’idea che un contributo sulla conoscenza degli adesivi fosse utile, se non addirittura indispensabile nell’attuale fase di forte evoluzione del settore del legno e dell’arredo. Questo pensiero è stato condiviso dall’autore, Franco Bulian, vice-direttore del Catas, con i membri dell’associazione dei produttori di adesivi italiani (Avisa-Federchimica).
Il libro descrive le varie tipologie di adesivi disponibili nel settore dell’arredo, analizzandoli in termini di composizione e proprietà, ma anche considerandone pregi e limiti, offrendo un panorama completo con adeguato bilanciamento tra aspetti teorici e pratici, volendo rappresentare un punto di riferimento sia per lo studio degli adesivi e dei processi applicativi coinvolti, sia per considerazioni più legate alla pratica quotidiana.
Il libro, oltre a fornire conoscenze teoriche sugli adesivi impiegati nella produzione dei mobili, si propone di indicare i mezzi più appropriati per un utilizzo efficace degli stessi, tenuto conto della tipologia e delle condizioni del supporto al quale sono applicati.
Il testo è suddiviso in 9 capitoli: il primo riguarda la teoria dell’incollaggio. Considerata l’importanza della conoscenza dei materiali da incollare, i capitoli 2 e 3 trattano rispettivamente i differenti tipi di supporto e i materiali di rivestimento. Il capitolo 4 analizza le varie tipologie di adesivo, comprese le possibili problematiche durante l’impiego. Nel capitolo 5 il lettore troverà indicazioni relative alla pratica dell’incollaggio. I capitoli successivi illustrano i processi di incollaggio, a partire dall’assemblaggio, passando per il rivestimento di pannelli e profili e, da ultimo, per la bordatura.

LA RECENSIONE DEL PROF. PAOLO GRONCHI DEL POLITECNICO DI MILANO

Scrivere un libro di carattere tecnico è sempre molto difficile. Se in generale ogni autore, di qualsivoglia settore, ha l’intenzione di mandare un messaggio attraverso le sue parole, nel settore scientifico le cose sono profondamente diverse. Poiché si tratta di descrivere una realtà oggettiva e renderla il più possibile chiara, l’autore scientifico deve innanzitutto scegliere correttamente il livello tecnico del messaggio, trovare poi il linguaggio adatto a quel livello ed il tono della scrittura, fluente e descrittivo, oppure asciutto e più nozionistico.
La scelta del livello dipende dal tipo di lettore che si vuole coinvolgere: non è ammessa, come nella letteratura comune, la soddisfazione tout court della propria esigenza di scrittore. Ci si può muovere da un livello divulgativo, accessibile a tutti, anche a coloro che si impegnano per la prima volta per la comprensione dell’argomento, fino ad un livello che trascende la materialità dell’argomento, discutendo solamente di modellazione e modelli, cosa utile per accertare la validità delle elaborazioni scientifiche e progettare nuove applicazioni.
Il libro di Franco Bulian si rivolge per primo a chi è coinvolto per professione o passione all’uso del materiale adesivo, a chi non dispone di conoscenze a livello teorico, ma è coinvolto praticamente e vuole capire cosa succede quando si mettono in opera gli adesivi, attraverso la comprensione dei meccanismi attraverso cui essi soddisfano il fine per cui sono stati creati.
I concetti e le informazioni pur espressi dall’autore in modo narrativo e con tono semplice, possono però anche trainare ad una lettura più approfondita e consapevole, in quanto fanno intravedere una maggiore complessità. Ciò che è descritto, in definitiva, soddisfa anche chi, avendo conoscenze a livello universitario, ha necessità di avvicinarsi, per la prima volta, alla tecnologia adesiva.
L’impegno dell’autore è comunque finalizzato all’utilizzo corretto di questi materiali, per ottenere da essi il massimo della prestazione del manufatto assemblato intero. La scelta che un operatore “di mezzo” deve compiere deve essere consapevole, adeguata al proprio livello di conoscenza ed alla propria funzione: il libro soddisfa pienamente tale esigenza. L’autore stesso parla di dosaggio del livello delle informazioni tra teoria e pratica. Già dall’indice, dal titolo dei capitoli si capisce questo intento, ma lo si capisce molto di più leggendo.
C’è un altro aspetto che qualifica il libro, ed è il rivolgersi all’industria del mobile. Oggi i mobili sono, per lo più, di materiali meno nobili del legno, ma sempre da esso derivano. Senza indagare le ragioni di questa scelta, si deve prendere atto che il mobile è, per definizione, di legno o deriva dal legno. È una scelta di prassi, di costume, ma è dettata anche dalla esigenza di utilizzare oggi materiali rinnovabili. D’altra parte, gli adesivi vivono una fase di innovazione importante, necessaria perché i manufatti sono sempre più multi-materiali e l’accoppiamento deve essere il più semplice possibile, il più leggero possibile. Questo accade in ogni settore industriale.
Nel libro di Bulian non mancano i riferimenti alla scienza dei polimeri come componenti essenziali degli adesivi, ma anche come rivestimenti e componenti strutturali o di superficie, poiché la scienza dei polimeri offre notevoli possibilità di evoluzione. Le conoscenze, messe a disposizione, soddisfano comunque le esigenze tecniche per l’accoppiamento di parti di un materiale naturale nelle sue diverse forme e le esigenze prestazionali che vengono soddisfatte da adesivi innovativi.
Il contrasto tra origine naturale del legno e origine di sintesi degli adesivi, è interamente vissuto e sottolineato come esempio di coesistenza sinergica nell’interesse di finalità tecnica.

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