xylexpo 2022

Erano altri tempi? Certamente. Non c’era ancora stato lo Tsunami “Zow-Sicam”, che ha rivoltato il mondo del semilavorato come un calzino. Sasmil, questo il nome che molti ricorderanno della “damigella d’onore” di Xylexpo, non seppe comprendere che l’industria del semilavorato non era più un’ancella dei signori del mobile, ma un insieme di imprese che in qualche modo avevano avocato a se buona parte della ricerca, della capacità di fare innovazione, produzione, mercato: da questa consapevolezza nasce il Focus Components a Xylexpo

Focus Components a Xylexpo

La storia è nota e non è questo di cui vogliamo parlare, ma della scelta di Xylexpo di mettersi in campo su un terreno che non è certo uso, ma con il quale vanta oramai discrete frequentazioni.
“Il binomio Xylexpo-Sasmil ha rappresentato per decenni uno dei momenti più alti dell’esperienza fieristica di settore”, ci racconta Dario Corbetta nella sua doppia veste di direttore non solo di Acimall, l’associazione dei costruttori italiani di tecnologia, ma anche di Xylexpo, la biennale internazionale la cui prossima edizione si terrà a FieraMilano-Rho dal 26 al 29 maggio 2020. “Un’esperienza che pensiamo possa essere recuperata, ovviamente in scala decisamente minore. Il panorama non comprende che poche rassegne al mondo che siano veramente internazionali e che offrano al visitatore la possibilità di toccare con mano le ultime innovazioni in tema di tecnologie ma anche di materiali, di componentistica, di ferramenta, di decorativi. A Xylexpo da tempo ospitiamo alcuni interessati a questo “matrimonio”, aziende che sono presenti in mezzo a quanti si occupano di tecnologia e che meritano certamente una maggiore attenzione, un ambito che permetta loro di essere più visibili. Abbiamo dunque pensato di dare vita a “Focus Components” a Xylexo, convinti che possa essere un tema che da un lato arricchisce Xylexpo e dall’altro dia la possibilità a chi lo desidera di essere a Milano e di esporre in una situazione diversa, dove esiste già un nutrito pubblico di operatori attratti dalla tecnologia, una buona parte dei quali certamente interessata anche a materiali e forniture”.
In uno scenario certamente affollato di offerte “…che non ci riguardano! Ci tengo a porre subito in chiaro che non vogliamo fare concorrenza a nessuno: sappiamo molto bene quanto la domanda sia soddisfatta da due momenti, Interzum e Sicam, di capitale importanza per tutti i comparti che rappresentano. Non vogliamo, non possiamo, non intendiamo assolutamente entrare in competizione; non vogliamo fare “un’altra fiera del semilavorato”, ma più semplicemente mettere i nostri spazi a disposizione di chi pensa che possano essere una opportunità.
Siamo abituati a essere molto concreti e sappiamo quanto le fiere internazionali dedicate alle tecnologie stiano diventando organismi sempre più difficili, perchè da un lato esiste una fortissima concentrazione degli attori, dall’altro perché tutti i mercati internazionali di una certa importanza hanno oramai una fiera di riferimento sul proprio territorio.
Noi abbiamo puntato e puntiamo ancora sulla eccellenza della tecnologia italiana, sul fatto che qui i nostri costruttori giocano in qualche modo in casa, per quanto in un evento internazionale che ha grande rispetto per i produttori che arrivano da oltreconfine per proporre le loro soluzioni in quello che è il mercato più importante del mondo. Una fiera che per questo e molti altri motivi, per quanto non sia più quella dei tempi d’oro del settore, rimane sempre il più importante evento degli anni pari, vanta una grande specializzazione nella seconda lavorazione e soprattutto ospita tanta innovazione. Ecco, è questa formula che continua a essere vincente che noi abbiamo deciso di porre al servizio di quanti vorranno approfittarne”.
Una sfida coraggiosa “…che non vuole essere una sfida, ma un invito a immaginare cosa possa significare una rassegna in cui, si arrivi a integrare macchina e componente, bordatrici e decorativi, forainseritrici e ferramenta. E’ questo a cui guardiamo, a concetti che sicuramente non riusciremo a rendere espliciti fin dalla prima edizione, ma che sono la direttrice che intendiamo seguire in futuro, una visione d’insieme di ciò che serve al costruttore di mobili, dove la massima efficienza, flessibilità e digitalizzazione dipende sempre più dalla capacità di far convivere tutti gli elementi, i fattori di cui una industria del mobile moderna ha bisogno. Ce la faremo? Non possiamo averne la certezza, ma ci stiamo provando, per quanti siano anni in cui le aziende tendono a privilegiare le consuetudini, viste le tante incertezze che costellano il loro operare”.
“Intanto facciamo quello che ci pare essere prioritario, come ad esempio dedicare a “Focus Components” un’aea di primo piano nel nostro contesto fieristico”, prosegue Corbetta. “Sarà all’ingresso del padiglione 1, dunque in una posizione assolutamente privilegiata, un modo di ringraziare le aziende del semilavorato che sono sempre venute a Xylexpo un poco in sordina, disperse nel grande mare della tecnologia. Ebbene, dall’anno prossimo potranno essere in un posizione decisamente diversa, far parte di un progetto sul quale abbiamo deciso di investire; agli altri proponiamo di incontrare un pubblico che certamente non è esattamente lo stesso che frequenta le fiere della fornitura; dunque la possibilità di aprire nuovi canali, di sperimentare nuove opportunità, perchè se è vero che in molte delle aziende che vengono a visitare Xylexpo chi si occupa di metodi produttivi non è la stessa persona che acquista ferramenta o semilavorati, dall’altro la nostra fiera accoglie molte realtà che hanno dimensioni tali da avere un unico ufficio acquisti”.
E da quanto avete annunciato si tratta anche di un nuovo capitolo della collaborazione con Made.
“Negli anni scorsi abbiamo curato in Made e con Made un’area “macchine” nella quale erano presenti espositori di tecnologia. Oggi ci ricambiano il favore, occupandosi della parte commerciale di “Focus Components”, che abbiamo affidato a loro. Con loro abbiamo pensato che fosse necessario un allestimento diverso, una cornice che fosse in qualche modo evidente, ma anche stimolante e per questo abbiamo chiamato a collaborare con noi lo Studio Aaahhhaaa di Milano, che vanta prestigiose collaborazioni in mondi diversi dalla meccanica strumentale e che, ne siamo certi, ci darà una mano a “far notare” questa nostra nuova iniziativa di cui – in fondo – a maggio proporremo una sorta di anteprima”.

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