Obiettivi e impegni “green” per FederlegnoArredo, che ha confermato il suo impegno nei confronti della sostenibilità anche a supporto delle imprese associate partecipando, per la prima volta come espositrice, a Ecomondo, l’evento che si è tenuto a Rimini per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della “green” e “circular economy”.
“La sostenibilità è un percorso concreto che vede le aziende del settore già da tempo impegnate nella sostenibilità lavorando su tutti gli aspetti della produzione, della progettazione e del ciclo di vita del prodotto, migliorandone le performance ambientali. Azioni mappate e misurate in una Survey – realizzata su un campione di aziende associate in collaborazione con Fondazione Symbola – che fornisce una fotografia aggiornata delle strategie messe in campo dalle imprese“, ha spiegato la federazione nel comunicato stampa rilasciato in occasione dell’evento.
I numeri del sondaggio
Il 96 per cento delle aziende della filiera legno-arredo adotta materiali sostenibili nei processi; il 60 per cento si approvvigiona in qualche misura da fonti energetiche rinnovabili nella produzione. Inoltre quasi tutte le imprese considerano almeno un criterio circolare nella progettazione di prodotto, e oltre la metà ha implementato modelli di business orientati alla circolarità.
La maggior parte delle imprese si è concentrata sulla riciclabilità (58,2 per cento), la disassemblabilità (37,5 per cento), il riuso (29,3 per cento) del prodotto, sulla riduzione degli imballaggi (44 per cento) e dei consumi energetici (54,9 per cento). Sempre più aziende offrono servizi utili a migliorare la gestione del ciclo di vita del prodotto.
Ponendo l’attenzione sui processi produttivi si evidenzia come questi siano sempre più efficienti e competitivi: circa il 70 per cento delle imprese ha realizzato investimenti in efficientamento negli ultimi tre anni, ottimizzando i processi produttivi (64 per cento nel 2021) per ridurre l’impatto ambientale. In particolare si evidenzia che più della metà delle imprese recupera scarti di produzione per il riutilizzo interno.
Non solo: il 55 per cento delle imprese sono coinvolte in accordi, programmi e progetti per l’implementazione di misure e soluzioni di sostenibilità e circolarità di processi e prodotti, il 17,9 per cento ha attivato programmi di rigenerazione degli habitat naturali direttamente o vi partecipa e il 50 per cento ha intenzione di farlo in un prossimo futuro.
Le aziende del legno-arredo risultano inoltre impegnate nel garantire l’accrescimento di competenze in materia di sostenibilità per un modello di welfare sempre più efficace. Sul fronte delle risorse aziendali il 41,3 per cento delle imprese ha programmi di formazione o informazione continua. Il 27,2 per cento ha individuato un responsabile o manager sostenibilità e il 43,5 per cento ha in programma di inserirlo in organico.
Per quanto riguarda la scelta dei fornitori, il 76 per cento delle imprese ha definito dei criteri di valutazione che tengono conto degli aspetti ambientali (56 per cento nel 2021). Il 47,5 per cento delle aziende dell’area arredo si approvvigiona di materie prime o semilavorati locali (entro 100 km) e nell’area legno tre imprese su quattro acquistano legno certificato (FSC, PEFC).
Ad oggi più del 60 per cento delle imprese ha almeno una certificazione di sistema, di cui il 31 per cento del tipo ISO 14001.
“Ci troviamo davanti a una sfida epocale e la federazione ha deciso di essere protagonista attiva nel ripensamento dei modelli produttivi, nel limitare il cambiamento climatico e, allo stesso tempo, nel creare le condizioni affinché le aziende associate rimangano competitive sui mercati“, ha spiegato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.
“Dare il nostro contributo è doveroso affinché un modello di sviluppo sostenibile sia davvero possibile. I risultati della Survey ci confortano e dimostrano come la nostra sia una filiera green per vocazione, ma il percorso è ancora lungo e complesso e nessuno può pensare di intraprenderlo da solo“.