I rapporti di prova di Catas sono documenti preziosi, perchè attestano la qualità, la sicurezza, la prestazione di un prodotto.
In alcuni casi si verificano però episodi incresciosi, che vedono l’utilizzo o la trasmissione di rapporti di prova manomessi, documenti modificati che possono essere scambiati per quelli autentici emessi dalle sedi istituzionali di San Giovanni al Natisone (Udine) e di Lissone (Monza Brianza) del più importante laboratorio europeo per il settore legno-arredo.
Una pratica decisamente scorretta, messa in atto per potersi garantire – ad esempio – un ordine o una commessa pur non avendo, formalmente, tutti i titoli o requisiti tecnici richiesti.
Una piaga contro il quale il laboratorio lotta da anni, a tutela dei legittimi interessi di imprenditori e aziende che lavorano nel pieno rispetto delle norme e delle regole internazionali.
Un problema che oggi ha finalmente una soluzione semplice e rapida, grazie a un nuovo servizio online che permette un’immediata verifica dell’autenticità dei rapporti di prova Catas.
Basta collegarsi al link verify.catas.com e “caricare” il rapporto di prova: in pochi secondi il sistema verifica la firma digitale, strumento questo ormai collaudato e riconosciuto a livello internazionale apposto su tutti i rapporti Catas, a garanzia dell’integrità del documento.
Pochi secondi e si potrà quindi sapere se il rapporto di prova esibito da un potenziale fornitore o partner è effettivamente rilasciato da Catas o se è stato volontariamente o involontariamente “modificato”.
Nel caso di una “non conformità presunta”, ovvero se la firma digitale risulta compromessa, il software elaborato da Catas propone all’utente una verifica più approfondita, che viene effettuata direttamente dal personale Catas, confrontando il file ricevuto con quello presente nei propri archivi, così che la situazione possa essere definitivamente chiarita e risolta.
