Chimica

Documenti obbligatori che sembrano schedine da “Totogoal”. Confusione ed errori.  Analizzando le schede di sicurezza, che sempre più numerose ci vengono inviate dai nostri abbonati per avere un parere sulla loro correttezza, ci si imbatte in un “bestiario” con risvolti a volte comici, ma preoccupanti.

UN DOCUMENTO UTILE?

Se la scheda di sicurezza doveva servire all’utilizzatore per aiutarlo a conoscere meglio i prodotti che utilizza dobbiamo dire con sincerità che siamo ancora lontani dall’obbiettivo per vari motivi.

PER LEGGERE LA SCHEDA CI VUOLE LA LAUREA?

La risposta dovrebbe essere no, ma certe schede non sono sicuramente redatte con l’intento di facilitare la lettura. Pessima grafica, linguaggio “burocratese”, struttura diversa a seconda delle aziende: tutto sembra fatto per rendere “criptico” il significato di un documento che dovrebbe essere chiaro, trasparente e soprattutto uniforme, per consentire la comprensione anche ai “non addetti ai lavori” (che poi sono quelli che lavorano e quindi utilizzano i prodotti!).

DIFFORMITA’ DI REDAZIONE

La scheda dovrebbe essere divisa in 16 punti. Qualcuno ancora non li distingue o li riporta in sequenza diversa, rendendo così difficile la comparazione tra i prodotti, una delle possibilità più importanti che gli utilizzatori hanno per scegliere prodotti meno pericolosi. In alcuni casi (pochi per fortuna) alcuni punti sono del tutto mancanti o redatti in modo superficiale. Il numero di telefono e il nome della persona da contattare in caso di emergenza. E’ una delle indicazioni più urgenti, della cui mancanza per ò ci si accorge solo in caso di necessità. Forse per questo è una delle carenze più frequenti nelle schede che abbiamo visionato.

LE FRASI DI RISCHIO

La circolare n. 15 dell’1/4/92, emanata dal Ministero della Sanit à, spiega che tutte le sostanze pericolose, quando sono contenute nei formulati sopra a certe concentrazioni (>0,1% per le sostanze molto tossiche e tossiche; >1 per le sostanze corrosive,nocive e irritanti) devono essere indicate nella scheda di sicurezza nel punto 2 (composizione/informazione sugli ingredienti). Deve in particolare essere indicato:

  1. il modello della sostanza
  2. il simbolo di pericolo
  3. le frasi di rischio (per esteso), particolarmente importanti per conoscere i prodotti utilizzati
LE INFORMAZIONI ECOLOGICHE

La normativa europea recepita in Italia, ha lasciato purtroppo alcuni spazi all’interpretazione soggettiva. In mancanza di indicazioni precise le aziende chimiche hanno scelto di approfondire questo punto in modo diverso. Nei casi peggiori si indica semplicemente che il prodotto “va impiegato e smaltito nel rispetto delle norme vigenti”: un’affermazione così scontata da scadere nel ridicolo. Altre aziende invece, dimostrando un’attenzione ben maggiore nei confronti dei clienti, forniscono una serie di dati molto utili al verniciatore, indicando ad esempio la classe di appartenenza dei solventi ai sensi del DPR 203 sulle emissioni in atmosfera, evitando così faticose ricerche a coloro che devono richiedere le autorizzazioni alla Provincia e alla Regione. Molto utile anche, nel caso delle vernici, l’indicazione chiara della percentuale di solvente contenuta nel prodotto verniciante, che consente di valutare con precisione il residuo secco della vernice nella latta. E’ questo uno dei modi in cui, secondo noi, si fornisce un miglior servizio al cliente, andando anche al di là di ci ò che la legge impone al fornitore. Dovrebbe poi essere l’utilizzatore a premiare (o punire) il produttore più disponibile, non limitandosi a confrontare il prezzo d’acquisto.

DIFFIDATE GENTE, DIFFIDATE!!

Le aziende più serie hanno investito ingenti risorse umane e finanziarie per realizzare e aggiornare le schede di sicurezza. Diffidate dei fornitori che non rispettano i criteri che abbiamo indicato e ovviamente di quelli che non le consegnano: al di là degli eventuali rischi non evidenziati, un comportamento del genere dimostra scarso interesse delle aziende per la sicurezza dei propri clienti e, come minimo, scarsa trasparenza.
La scheda di sicurezza deve indicare le seguenti voci

  1. Identificazione del preparato e della società produttrice
  2. Composizione/Informazioni sugli ingredienti
  3. Identificazione dei pericoli
  4. Misure di primo soccorso
  5. Misure antincendio
  6. Misure in caso di fuoruscita accidentale
  7. Manipolazione e stoccaggio
  8. Controllo dell’esposizione/protezione individuale
  9. Proprietà fisiche e chimiche
  10. Stabilità e reattività
  11. Informazioni tossicologiche
  12. Informazioni ecologiche
  13. Considerazioni sullo smaltimento
  14. Informazioni sul trasporto
  15. Informazioni sulla regolamentazione Altre informazioni

La scheda di sicurezza riporta principalmente le informazioni che consentono di proteggere la salute dell’operatore e la sicurezza sul posto di lavoro. Il distributore dei prodotti chimici deve fornirla all’acquirente, il quale deve renderla disponibile a colui che li utilizzerà.