Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, sena dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà. Cominciamo con la viscosità della vernice
Enzo Morandi – CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano)
Pierluigi Offredi – Professione Verniciatore del Legno
PREMESSA
Da qualche tempo, il mondo della verniciatura é sotto pressione: i clienti sono sempre più esigenti, le normative sono sempre più stringenti e la crisi economica impedisce di fare gli investimenti che consentirebbero di migliorare la qualità del lavoro. Sembra che tutto e tutti si siano messi contro i verniciatori, una categoria oggettivamente “fragile”, ma in realtà si tratta solo del normale corso dei tempi: il mondo va avanti e chi non si adegua e non segue il progresso viene colpito dalla “selezione naturale”. Tempi duri? Sicuramente si, ma anche molto stimolanti, perchè siamo tutti costretti a modificare le nostre cristallizzate abitudini e il nostro modo di lavorare. A qualcuno, specie a più anziani, potrebbe sembrare che siamo arrivati in un vicolo cieco, senza ritorno, ma quel che è certo è che non si tratta della fine: tutto si trasforma e guai a coloro che staticamente si rifugiano nel comodo “si è sempre fatto così”! Noi vogliamo contribuire a dare agli operatori del settore gli strumenti per affrontare le difficoltà del momento, nella convinzione che ogni crisi, ogni cambiamento, ogni nuova esigenza creano apprensione e sacrificio, ma anche nuove opportunità.
Per tutti questi motivi, abbiamo realizzato una serie di articoli dedicati alle prove ed ai controlli che ognuno può e dovrebbe fare sulle vernici e sui pezzi verniciati, senza bisogno di avere un laboratorio in casa, con un minimo di attrezzatura e soprattutto senza dover assumere un chimico o un esperto di settore.
Ovviamente nel caso si vogliano realizzare prove “ufficiali,” sarà necessario rivolgersi a laboratori specializzati, anche per confrontare i risultati del proprio lavoro con quelli dei professionisti. L’esperienza fatta in casa propria potrà però essere molto utile per capire meglio i risultati dei certificati di analisi dei laboratori, che sono di difficile comprensione solo per chi non ha l’abitudine di consultarli frequentemente. Cercheremo quindi di insegnarvi ad eseguire delle prove o dei controlli utili, ma che non portino via troppo tempo. Vi illustreremo i vari metodi con le istruzioni principali e i nostri commenti, con i riferimenti alle norme ufficiali, gli strumenti che servono per eseguirli, il costo approssimativo dell’attrezzatura (quando occorre), segnalandovi l’importanza dei vari metodi e il tempo che occorre per applicarli.
LA TAZZA FORD E LA VISCOSITÀ
La tazza ford è uno strumento vecchio e facile da usare. Molti sanno come si usa e a cosa serve, ma pochi la impiegano, nonostante sia semplice, rapida ed efficace e molto spesso abbia evitato l’applicazione di prodotti alterati che avrebbero creato grossi danni.
La norma di riferimento si chiama UNI EN 535.
A COSA SERVE
Consente di determinare la viscosità di una vernice, misurando il tempo che questa impiega a svuotare la tazza uscendo da un ugello avente un diametro di 4 mm. Se tra una partita e l’altra di vernice c’è una notevole differenza di tempo
Strumenti di misura
Per il deflusso, a parità di temperatura, ambiente e prodotto, allora qualcosa non va! Se impiega meno tempo potrebbe essere troppo diluita, quindi stiamo pagando il solvente al costo della vernice, che oltretutto “calerebbe” di più. Se invece impiega più tempo potrebbe essere “stanca” o in auto catalisi, quindi potrebbe sbiancare, o peggio “schiantare”.
MEZZI OCCORRENTI PER ESEGUIRE LA PROVA
Una Tazza Ford N.4 (costo circa 100 euro).
Un cronometro e termometro (costo circa 100 euro).
COME SI ESEGUE
Assicuratevi che il prodotto da controllare (vernice, resina, catalizzatore, colla), siano ad una temperatura intorno ai 20°C, o quantomeno sempre alla stessa temperatura tra una misura e l’altra (basta mettere la sera prima il prodotto in un ambiente riscaldato e controllato: il mattino seguente sarà pronto). Mescolate bene con un bastone fino a quando il prodotto non si presenta omogeneo (girando non si devono vedere righine o grumi). Prendete la Tazza Ford ed immergetela totalmente nel prodotto, reggendola per l’apposito manico e curando che la parte superiore della tazza sia parallela al livello del prodotto.Azzerate il cronometro e state pronti. Mentre sollevate la tazza schiacciate il pulsante che fa partire il cronometro e fate attenzione: appena il liquido è uscito tutto e quindi si interrompe il flusso di vernice (le gocce residue non contano), fermate il cronometro. Il tempo che leggete sul cronometro è il vostro obiettivo, ciò di cui avete bisogno per confrontare una partita con l’altra.
DA NON SCORDARE
Ripetete la prova più di una volta perché, specialmente nei primi tempi, le misure non saranno sempre precise, data la poca dimestichezza a coordinare i due movimenti fondamentali e cioè il sollevamento della tazza (quando parte il cronometro) e la fine del deflusso (quando si blocca il cronometro). La media di più prove è attendibile anche ai primi esperimenti, poi con il tempo e la pratica tutto diventa talmente banale che anche voi sarete in grado di eseguirlo con naturalezza. Proprio questa naturalezza porta, dopo un po’ di tempo, a smettere di fare la prova, come abbiamo fatto un po’ tutti prima di voi, per ricominciare non appena succede il primo guaio. Allora si capisce, l’importanza delle prove “preliminari”: prevenire è meglio che curare!
PS. Per gli impregnanti, e in genere per i prodotti caratterizzati da bassa viscosità, la misura dovrà essere eseguita con Coppa Ford 2.