Un nuovo marchio distintivo certifica gli operatori del settore legno che lavorano in maniera ecoresponsabile. I primi “Negozi Verdi” sono quasi tutti a Lissone: la Brianza, ancora una volta, ha scelto di investire nella qualità
PREMESSA
Anche in Italia finalmente abbiamo i primi negozi verdi: sono il frutto di un’idea di Ecodialogando, società di servizi brianzola che da un decennio affianca e promuove le aziende impegnate nel tentativo di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività. Nel 2007 il progetto Valore Verde nasce con l’obiettivo di sviluppare un marchio distintivo per commercianti e addetti ai lavori, per formare una rete di operatori del settore legno interessati a promuovere progetti orientati al risparmio energetico e ad una creatività ecosostenibile. Nel primo anno di formazione sono stati certificati progettisti e architetti, mentre la seconda edizione dei corsi – sviluppata in collaborazione con il Comune di Lissone e con il patrocinio della Camera di Commercio di Monza e Brianza – si è rivolta soprattutto a commercianti e artigiani, e nuove edizioni sono previste per l’anno in corso. Lo spirito di questo progetto non si esaurisce con la certificazione dei negozi aderenti, ma attraverso un programma di formazione continua, aiuta gli operatori ad accogliere le esigenze di un cliente che sempre più spesso chiede informazioni o le trova autonomamente su internet, e ad essere costantemente aggiornati su un mercato in continua evoluzione come quello delle vernici.
A CURA DI MICHELA PAGARINI
IL PARERE DEL VERNICIATORE
Quando si parla di mobili per interni, l’attenzione alla sostenibilità ambientale si accompagna alla ricerca del benessere abitativo, e l’interesse del consumatore si estende dall’oggetto acquistato ai prodotti utilizzati per trattarlo. “Respiriamo la vernice che acquistiamo”, lo sanno bene gli operatori di Lissone, che hanno scelto di investire in un progetto che valorizza i risultati di chi sceglie di lavorare in modo diverso: Mobil Canzi, Arredando, Abitare, L’ellisse, Gambarelli arredamenti, La maison coloniale, Dessi Albano, Le Fantacamerette e la Ambrogio Motta. In particolare Luigi Motta, orgoglioso titolare dell’omonima azienda, fondata dal nonno negli anni Trenta e ormai alla terza generazione di verniciatori, da anni si impegna affinché la sua produzione sia il più possibile a basso impatto ambientale.
“Sono un lucidatore e quindi un inquinatore per antonomasia” – ha detto scherzando agli intervistatori il verniciatore brianzolo, che da tempo lavora perchè questo triste luogo comune venga sfatato – i prodotti tradizionali inquinano l’ambiente e lo spazio in cui il mobile viene venduto. Con vernici a base acquosa evito tutto questo e ottengo un risultato che è identico per i laccati, e ancora più naturale sul legno. Il sessanta per cento del mio fatturato è dato da verniciature con prodotti ad acqua, e la qualità delle vernici migliora di anno in anno: certo bisogna ancora lavorare tanto sulla comunicazione, perché i pregiudizi sono duri a morire, ma la posta in gioco è alta e i risultati, alla fine, si vedono”.
LUIGI MOTTA: PROFESSIONE VERNICIATORE
L’azienda, tipicamente artigianale, nata nel 1930 e giunta nel 2002 al terzo passaggio generazionale, si occupa (e si è sempre occupata) di verniciatura – laccatura di mobili in genere, distinguendosi più per la qualità apportata al manufatto da trattare che non per la quantità. Nel passato ha collaborato con il Teatro alla Scala di Milano ed il Piccolo teatro di Milano per la verniciatura di particolari scenografie (anche per la “prima” della Scala). Nel novembre 2004 ha ricevuto un riconoscimento per l’impegno nell’applicazione di tecnologie ecocompatibili nell’ambito di Innovatech 2004, salone per l’innovazione del settore legno arredo, per un ciclo di verniciatura interamente all’acqua su attrezzi ginnici Pilatech di elevata qualità. Nel 2005 è risultata ammessa e finanziata nell’ambito del bando “Innova la tua impresa”; ciò ha consentito l’acquisto di un’attrezzatura specifica per incrementare l’utilizzo delle nuove vernici all’acqua a basso impatto ambientale. Nel 2007 il titolare, Luigi Motta, è stato il primo verniciatore terzista premiato con il riconoscimento d’eccellenza “Lombardia Eccellenza Artigiana”. Nel 2008 è risultato tra i 25 vincitori del bando “Lombardia Eccellenza Artigiana”, per l’implementazione di un ulteriore processo di miglioramento aziendale, rivolto a minimizzare l’impatto ambientale che la verniciatura può creare. Punto di vanto dell’azienda è la continua formazione professionale, perseguita tramite sistematiche prove di nuovi prodotti vernicianti a basso impatto ambientale e frequentando vari corsi di formazione. L’ultimo corso frequentato “Negozio Verde – Valore Verde” è stato scelto nella convinzione che le nuove tecnologie produttive permettano oggi di realizzare un arredo con materiali “sostenibili”, che però deve comunque essere verniciato. La finitura di un mobile è parte vitale del processo produttivo; un eccellente pezzo grezzo, verniciato male, diventa un manufatto che perderà valore e il cliente finale sarà scontento. Per questo le cosiddette vernici “naturali” (cere e oli vari) non sono credibili, dato che costringono l’utilizzatore finale a continue manutenzioni, dovute a una resistenza superficiale comunque minima. L’azienda ha investito molto nelle nuove vernici a base acquosa, che sono a basso impatto ambientale, ovvero contengono solo il 2-4% circa di solvente, contro il 60% circa di un prodotto tradizionale a solvente. Ciò comporta un vantaggio per l’ambiente esterno, la riduzione dell’inquinamento indoor (la “puzza” di vernice che si percepisce quando si acquista un nuovo manufatto), garantendo un ottimo aspetto finale e una buona resistenza nel tempo, senza particolari precauzioni. Certo, non è ancora possibile utilizzare solo vernici all’acqua, alcuni cicli non sono realizzabili, ma le normali laccature e lucidature opache o goffrate non sono più un problema, anzi!
Attualmente l’azienda sta sperimentando vernici all’acqua nanotecnologiche: il progresso continua!