La norma UNI allo studio del Gruppo “Finiture per il legno”, coordinato da Franco Bulian del Catas, definisce i requisiti minimi delle vernici per serramenti in legno, dei materiali e dei processi impiegati nella realizzazione dei serramenti con strutture di legno, affinché resistano al degrado provocato da fenomeni di invecchiamento fisico e biologico.
A cura della Redazione
UNA NORMA PER SCEGLIERE IL CICLO GIUSTO
La norma in fase di elaborazione presso l’UNI (l’Ente di Unificazione italiano), vuole essere un punto di riferimento per la resistenza all’invecchiamento dei serramenti di legno, considerando che tale caratteristica dipende da un insieme di fattori legati non solo alla natura e alla composizione dei materiali utilizzati, ma anche alle lavorazioni che vengono eseguite per la realizzazione del prodotto finito. I benefici attesi dal lavoro del Gruppo UNI/CT 022/GL 07 “Finiture per il legno”, coordinato da Franco Bulian del Catas, che lavora sul progetto U40006610 “Finiture per il legno per serramenti – Requisiti minimi di resistenza al degrado dei supporti e dei cicli di verniciatura”, sono numerosi:
– chiarire innanzitutto quali sono i fattori che svolgono un ruolo determinante nella resistenza all’invecchiamento di un serramento di legno esposto all’esterno;
– indicare quali siano le strategie o le scelte più opportune da effettuare per affrontare ciascuno dei fattori sopra enunciati;
– chiarire conseguentemente i rapporti tra fornitori di materie prime e produttori di serramenti;
– fornire uno strumento al mercato per la commercializzazione e l’acquisto chiaro e trasparente di beni che sono soggetti a fenomeni di degrado considerata la loro destinazione d’uso;
– “fare ordine” nell’attuale situazione, dominata da “garanzie” sui cicli di verniciatura spesso soggette a vincoli e prescrizioni quanto meno variabili in funzione del fornitore;
– fornire al mercato uno strumento utile anche in caso di reclami o contestazioni, che attualmente si sviluppano in un ambito di estrema incertezza per tutte le parti coinvolte, prolungando a dismisura i tempi dei contenziosi.
La norma sarà rivolta principalmente ai produttori e verniciatori di serramenti di legno, agli importatori e distributori, ai produttori di vernici per legno, ai progettisti e prescrittori, ma sarà di estrema utilità soprattutto per i consumatori finali, cioè gli acquirenti di serramenti, che finalmente potranno acquistare prodotti realizzati nel rispetto di precisi requisiti prestazionali, come già avviene nei Paesi più evoluti, che da tempo hanno a disposizione norme tecniche a cui i costruttori si sono pienamente adeguati, nonostante si tratti di procedure non vincolanti. In particolare nei Paesi nordici, il rispetto delle norme tecniche e dei requisiti minimi per i materiali ed i processi impiegati nella realizzazione dei manufatti, fa parte di una cultura aziendale fondata sull’attenzione verso le esigenze del consumatore e sulla qualità produttiva.
BATTERE LA CONCORRENZA DI PVC E ALLUMINIO
Come ha efficacemente evidenziato Franco Bulian in un recente articolo apparso sul notiziario del Catas, la durata di una finestra di legno è sempre stata una questione molto dibattuta, con l’unico risultato, tuttavia, di aver creato sempre meno certezze e molte più perplessità su questi manufatti. La mancanza di chiarezza o comunque di punti di riferimento condivisi, ha spesso giocato a favore di materiali concorrenti, come il PVC e l’alluminio, che negli ultimi anni hanno guadagnato importanti quote di mercato, proprio a spese dei serramenti di legno. Anche le innumerevoli e per certi versi controverse garanzie di durata sulle vernici sono forse servite più come strumento di marketing e di concorrenza tra le stesse vernici, piuttosto che rappresentare dei validi sostegni al mercato del serramento di legno. Questa disaffezione può essere certamente contrastata utilizzando, in primis, le indubbie e tradizionali qualità del legno, per ciò che riguarda la sua sostenibilità da un punto di vista ambientale e il suo aspetto estetico, che lo porta a inserirsi in modo gradevole in qualsiasi contesto abitativo ed edilizio. Per sostenere il mercato del serramento di legno, bisogna però lavorare anche su quello che, a torto o a ragione, è considerato il suo punto debole, ovvero la durata nel tempo. Troppo spesso serramenti “fatti male” sono diventati una sorta di pubblicità negativa per il legno e il fatto di essere necessariamente esposti “a vista” li rende immediatamente identificabili e facilmente giudicabili da chiunque. Bisogna a tal proposito considerare anche l’attuale situazione del mercato, dove i numeri non riescono più a compensare gli eventuali errori commessi e dove i consumatori finali sono sempre più attenti, preparati ed esigenti.
LE PRIME BOZZE DELLA NORMA
Lo schema preparato nel corso delle riunioni del gruppo di lavoro, prevede di definire dei requisiti minimi per:
- il legno, sia come caratteristiche di durabilità, sia come “qualità” in riferimento alla presenza di eventuali difetti quali nodi, sacche di resina, ecc;
- le caratteristiche progettuali e costruttive del serramento, considerando le raggiature, le inclinazioni, la protezione delle teste, ecc;.
- le vernici in riferimento alle intrinseche proprietà di resistenza all’invecchiamento, nonché di efficacia nei confronti delle aggressioni biologiche e degli altri fattori che contribuiscono al degrado di un serramento;
- l’applicazione delle vernici, prevedendo delle verifiche degli spessori applicati, dell’adesione al legno e della presenza di bollicine d’aria che possono ridurre, di fatto, l’efficacia protettiva del film di vernice.
In conclusione, l’obiettivo generale di questo lavoro normativo è quello di riuscire a definire delle regole comuni e condivise per implementare la durabilità nel tempo dei serramenti di legno verniciati e collocati all’esterno. Certamente, tra i benefici attesi c’è quello di fornire al mercato uno strumento per la commercializzazione e l’acquisto chiaro e trasparente di beni che sono soggetti a fenomeni di degrado, considerata la loro destinazione d’uso, potendo anche essere un riferimento utile in caso di reclami o contestazioni.
Un aspetto particolarmente sentito riguarda tuttavia la possibilità che questa norma stabilisca quali siano i fattori che incidono sul degrado di un serramento di legno esposto all’esterno, definendo conseguentemente quali possano essere le strategie più opportune per contrastarli. Questo punto è infatti determinante per una norma che si pone come riferimento su questo tema, volendo rappresentare, non solamente “le regole” da adottare e seguire, ma avendo soprattutto l’ambizione di contribuire all’accrescimento della cultura generale sulla costruzione e sulla verniciatura dei serramenti di legno.
Al gruppo di lavoro Finiture della commissione Legno partecipano: AIPPL, Akzo Nobel Coatings, Catas, Chimiver Panseri, FederlegnoArredo, ICA, Ivm Chemicals, Mapei, Remmers, Sherwin-Williams Italy, Sirca, Studio Borghi, Verinlegno, Vernites, Vinavil. E’ ovviamente auspicabile un’ampia partecipazione di tutti gli operatori del settore, al fine diPROGETTO U40006610 – REQUISITI MINIMI DI RESISTENZA AL DEGRADO DEI SUPPORTI LEGNOSI E DEI CICLI DI VERNICIATURA PER SERRAMENTI ESTERNI (FINESTRE, PORTEFINESTRE, SCHERMI OSCURANTI E PORTE ESTERNE PEDONALI) DI LEGNO E/O DERIVATI DEL LEGNO
L’obbiettivo è quello di realizzare una norma condivisa e completa, che rispetti gli interessi e le esigenze di tutte le parti coinvolte, ma soprattutto dei consumatori finali, che sono sempre scarsamente rappresentati nei lavori normativi.
La norma definisce i criteri/parametri di valutazione tecnica che incidono sulla resistenza al degrado dei supporti legnosi e dei cicli di verniciatura per serramenti (finestre e portefinestre, schermi oscuranti e porte pedonali esterne) di legno e/o derivati del legno da impiegare in ambienti esterni.
Il documento inoltre specifica i metodi di valutazione di ciascun criterio/parametro individuato in conformità ai riferimenti normativi, ove applicabili.
La norma non si applica a: - serramenti interni;
- serramenti costituiti interamente da materiali diversi dal legno.
SOMMARIO
SCOPO
RIFERIMENTI NORMATIVI
TERMINI E DEFINIZIONI
CRITERI E PARAMETRI DI RESISTENZA AL DEGRADO
FINESTRE E PORTEFINESTRE
Prospetto 1 – Finestre e portefinestre – Criteri e parametri ai fini della resistenza al degrado
SUPPORTO LEGNOSO UTILIZZATO
Classe di durabilità naturale ai funghi
Sacche di resina esposte
Nodi esposti
Crepe e fessurazioni
Taglio
Stuccature esposte a vista (solo per finiture trasparenti)
CARATTERISTICHE DI PROGETTO/COSTRUTTIVE
Faccia dei profili esposta alle intemperie
Anta – piani soggetti a ristagno
Telaio – piani soggetti a ristagno
Presenza cava silicone su regolo fisso
Presenza cava scarico condensa retro vetro
Presenza del gocciolatoio
GIUNZIONI DELL’ANTA
Traverso
Montante
Verniciatura teste giunzione
Sigillatura della commensura
Incollaggio
FINITURE SUPERFICIALI
Trattamento meccanico
SCHERMI OSCURANTI
Prospetto 2 – Schermi oscuranti – Criteri e parametri ai fini della resistenza al degrado
PORTE ESTERNE PEDONALI