Serramenti difetti sfogliatura

In vari paesi europei esistono normative che stabiliscono procedure di prova e criteri di misurazione a cui fare riferimento per definire i requisiti minimi di un ciclo di verniciatura per serramenti e verificarne l’idoneità ad un determinato impiego

A cura della Redazione

PRINCIPI GENERALI PER L’APPLICAZIONE

Compatibilità di guarnizioni e sigillanti

Le guarnizioni e i sigillanti utilizzati negli infissi in legno devono essere compatibili con i materiali circostanti e con il sistema di verniciatura utilizzato. In caso di dubbio, l’utilizzatore deve procurarsi le informazioni relative alla compatibilità dei prodotti utilizzati. L’accertamento delle compatibilità deve avvenire in stretta collaborazione con i produttori delle guarnizioni e dei sigillanti e con quello dei prodotti vernicianti (vedi Tabella 3).

Compatibilità con guarnizioni

La compatibilità con le guarnizioni viene verificata secondo la Linea guida ift 07.1987. I provini verniciati vengono mantenuti a contatto con le guarnizioni per un periodo prolungato e in condizioni di prova definite, documentando le alterazioni rilevate, quali deformazioni, cambiamenti di colore e adesione.

Normalmente le prove di compatibilità vengono effettuate con i seguenti materiali e prodotti:

  • MAT 1 = polietilene, polipropilene (EPDM);
  • MAT 2 = silicone-caucciù;
  • MAT 3, MAT 4: = elastomeri termoplastici (TPV, TPE);
  • MAT 5 = PVC morbido.
    Compatibilità con sigillanti

    La compatibilità con i sigillanti deve essere controllata con un metodo ispirato alla norma DIN 52452-4, con la differenza che deve essere utilizzata una sezione di prova più conforme alla pratica, ad esempio pari 6 x 8 mm. Anche l’applicazione del sigillante deve avvenire in tempi simili a quelli reali, ad esempio dopo 6, 12 e 24 ore. Le alterazioni della tonalità di colore, sia del sigillante che della vernice, possono influenzare in maniera determinante il risultato.

    Normalmente le prove di compatibilità vengono effettuate con i seguenti materiali e prodotti:

  • MAT 1 = silicone neutro;
  • MAT 2 = silicone alcossilico;
  • MAT 3 = sigillante MS.
    Alterazioni cromatiche causate da intonaci o malte

    Durante la posa degli infissi e al più tardi quando viene intonacata l’imbotte, i telai degli infissi possono venire a contatto con malte o intonaci. È importante che ciò non causi l’essudazione di sostanze coloranti dal legno o dalla vernice, che possono macchiare la parete attigua, né macchie o decolorazioni delle superfici dell’infisso, causate dall’intonaco. La superficie verniciata deve essere protetta dal contatto con intonaci e malte con mezzi idonei. Se, nonostante ciò, malte o intonaci vengono a contatto con essa, devono essere rimossi al più presto e la superficie subito dopo deve essere lavata accuratamente con acqua (vedi a questo proposito anche la Scheda tecnica HO.08). Sui campioni verniciati vengono applicati, in condizioni di prova definite, vari tipi di malte (a base di calce, di cemento, a presa idraulica rapida). Gli eventuali cambiamenti del colore devono essere documentati. Le alterazioni cromatiche rilevate vengono classificate in base ad una scala da 0, “nessuna alterazione cromatica” a 5 “completa alterazione cromatica”. Per ulteriori dettagli su questa prova consultare la Linea guida ift OB-01/1.

    Alterazioni cromatiche causate da metalli

    I sistemi di verniciatura possono trovarsi direttamente a contatto con parti metalliche della ferramenta o dei mezzi di fissaggio. Anche in questo caso, è importante che ciò non causi alterazioni cromatiche della verniciatura, né degli elementi in metallo. Vengono inseriti nei campioni una vite di ottone, un chiodo zincato e un chiodo di acciaio e sparsi trucioli metallici in posizione centrale sulla superficie verniciata. I campioni vengono conservati per 7 giorni ad un’umidità relativa del 95% (± 3) e una temperatura di 23 °C (± 2). La valutazione delle alterazioni cromatiche avviene dopo 24 e 48 ore e dopo 7 giorni, in maniera analoga quanto sopra descritto per malta o cemento (vedi tabella 4).

    Caratteristica Idonea Non idonea
    Adesione Contatto senza adesione, adesione senza danni o difetti Incollaggio
    Ammorbidimento Asciutto, adesione senza danni o difetti Incollaggio
    Alterazione cromatica Nessuna alterazione cromatica o macchie rimovibili Le macchie non possono essere rimosse

    Tabella 3: Requisiti per la compatibilità del sistema di verniciatura con le guarnizioni

    Caratteristica Idonea Idonea con riserva
    Alterazione cromatica Nessuna alterazione cromatica o macchie rimovibili Le macchie non possono essere rimosse

    Tabella 4 – Requisiti per la resistenza del sistema di verniciatura alle alterazioni cromatiche

    REQUISITI PER L’IDONEITA’ DEI SISTEMI DI VERNICIATURA

    Requisiti minimi

    Il produttore del sistema di verniciatura deve effettuare almeno le prove seguenti sui prodotti forniti. Queste prove costituiscono la base di partenza per la dimostrazione dell’idoneità della verniciatura. Se in singoli casi i requisiti indicati non vengono rispettati, questi non fanno fede per la valutazione complessiva. La valutazione si basa sempre sul risultato complessivo del controllo. Per i requisiti per cui dalla prova è emerso il risultato “idoneo con riserva” devono essere intraprese misure aggiuntive.

    Normalmente vengono sottoposte a prova le seguenti varianti del sistema di verniciatura:

  • verniciatura coprente bianca;
  • verniciatura coprente scura;
  • verniciatura trasparente pigmentata di tonalità di colore media.La suddivisione delle tonalità di colore in chiara/media/scura si orienta alle indicazioni della Scheda tecnica BFS 18.

    Invecchiamento naturale secondo la EN 927-3 e requisiti prestazionali secondo la EN 927-2 Per testare l’idoneità di verniciature trasparenti o laccate per elementi a stabilità dimensionale (infissi) all’esterno, dei provini verniciati vengono sottoposti ad invecchiamento naturale all’esterno, per un periodo prolungato (minimo 12 mesi). La prova avviene, come previsto dalla norma EN 927-3, su provini di legno di pino (a scelta possono essere utilizzati anche legni diversi, ad esempio essenze tropicali o latifoglie nazionali) e ha lo scopo di valutare il comportamento del sistema di verniciatura su legno con esposizione all’esterno. Per tenere in considerazione situazioni meteorologiche particolari, oltre ai provini soggetti al controllo, viene esposto anche un prodotto interno di riferimento (PIR) che funge anche da campione di controllo per la valutazione volontaria della resistenza alle muffe. La valutazione viene effettuata per ogni tipo di difetto (formazione di bolle, fessurazioni, sfogliamento, adesione), secondo una scala da 0 a 5, secondo la norma ISO 4628-1, nella quale 0 corrisponde a “nessun danno” e 5 a “danno grave”. Se, relativamente ai primi quattro requisiti, i campioni non presentano danni o danni solo lievi, il sistema di verniciatura è in linea di principio adatto per porte e finestre in legno. Si consiglia però comunque di porre attenzione al soddisfacimento di tutti i requisiti.

    Aderenza di contatto (Blocking) Per aderenza di contatto, o blocking, si intende l’incollaggio tra elementi in legno verniciati ed essiccati, causato da calore, pressione o umidità. Negli infissi chiusi, le superfici verniciate dell’anta e del telaio restano a contatto per un tempo prolungato e presentano così un elevato rischio di blocking. Se un sistema di verniciatura tende al blocking, oltre alle difficoltà di apertura dell’infisso, è possibile il distacco di parti dello strato di verniciatura che lasciano il legno sottostante privo di protezione.

     

    Caratteristica

    Elemento a stabilità dimensionale, ad esempio infisso (valore soglia)
    Formazione di bolle 0,3
    Fessurazioni 0,7
    Sfogliamenti 0,3
    Adesione 1
    Valore massimo complessivo 7
    Differenza massima per la validità della prova 2
    Valore di assorbimento acqua secondo la EN 927-5 nessun valore soglia

    Tabella 5 – Valori soglia dei criteri di valutazione secondo la norma EN 927-2 “Invecchiamento naturale all’esterno” (EN 927-3) e “Assorbimento di acqua” (EN 927-5) 

    Tre coppie di provini vengono poste rispettivamente a contatto una sull’altra, per un periodo prolungato in condizioni di prova definite, ad esempio in clima normale o ad elevati livelli di umidità e alte temperature, e poi caricate con pesi diversi, in modo che le superfici verniciate si tocchino per 24 ore. Le procedure di prova e le possibilità di variare le condizioni di prova sono illustrate dai relativi capitoli delle linee guida ift OB-01/1 e VdL 14.

    Viene valutato il grado dei danni che si verificano quando i provini vengono staccati. L’estensione dei danni o delle alterazioni viene classificata in base alla seguente scala da 0 a 5 secondo la norma ISO 4628-1:

  • 0 distacco facile e senza danni delle superfici verniciate l’una dall’altra;
  • 1 leggera adesione, è possibile il distacco senza danni;
  • 2 adesione media, il distacco del film di verniciatura è possibile, sono presenti leggere compressioni e tracce di aderenza;
  • 3 blocking, appannamento della vernice, ma senza distacchi del film di vernice;
  • 4 blocking, appannamento della vernice e lievi distacchi del film di vernice;
  • 5 blocking, completa aderenza di contatto (in alcuni casi è impossibile il distacco manuale), forti distacchi del film di vernice.Per essere idonea, dopo la prova di blocking la vernice deve presentare tracce di aderenza solo leggere o medie.
    Adesione umida

    La maggior parte dei sistemi di verniciatura attualmente in uso è contrassegnata dalla capacità di assorbire e rilasciare acqua. L’esperienza ha mostrato che è difficile determinare l’adesione di questi sistemi vernicianti in condizioni di elevata presenza di umidità. Dato l’eccesso di umidità che oggigiorno è normale nei cantieri edili (soprattutto d’inverno), è necessario porre particolare attenzione al fatto che l’umidità venga tenuta lontana dagli infissi in legno e dalla verniciatura (ad esempio mediante ventilazione mirata o altre misure idonee: vedi Scheda tecnica VFF HO.08.). Se il film di verniciatura è già danneggiato, oppure l’offerta di umidità nelle aree confinanti con la superficie del legno è elevata, spesso sono sufficienti anche tempi di esposizione all’acqua relativamente brevi, per staccare completamente il film di vernice. Per la valutazione dell’adesione umida sono disponibili due metodi di prova alternativi,: la prova di quadrettatura (ispirata alla norma ISO 2409) e un metodo con il quale la resistenza al distacco del film di verniciatura in presenza di umidità viene misurato su provini di legno verniciati.

    Prova di quadrettatura

    La prova di quadrettatura viene effettuata con un metodo ispirato alla norma ISO 2409 e non deve essere effettuata prima che siano passati 21 giorni dalla verniciatura. Con una lama e una maschera di quadrettatura, sulla superficie verniciata dei provini viene intagliata una griglia, sulla quale viene poi lasciato per 2 ore un panno di cotone imbevuto d’acqua. Successivamente viene applicato sulla superficie un nastro adesivo, come descritto dalla norma ISO 2409 e poi staccato: in base al distacco viene valutata l’adesione della vernice al supporto.

    Caratteristica Idonea
    Aderenza di contatto (umidità elevata) < 2
    Aderenza di contatto (temperatura elevata) < 3

    Tabella 6: Requisiti relativi all’aderenza di contatto (blocking) di sistemi di verniciaturaL’entità dei danni causati dal distacco del nastro adesivo viene classificata in base a una scala da 0 a 5:

  • 0 nessun distacco;
  • 1 distacco di singoli punti lungo i bordi dell’intaglio;
  • 2 distacchi lungo i bordi dell’intaglio;
  • 3 distacchi di singoli quadretti < 10%;
  • 4 distacchi di singoli quadretti tra 10% e 50%;
  • 5 distacchi > 50%L’idoneità della vernice viene determinata in base alla Tabella 7:. La prova di quadrettatura consente una valutazione solo orientativa dell’adesione umida, poiché l’esito del controllo dipende, oltre che dal supporto e dal sistema verniciante, anche dall’esecutore della prova stesso e dal suo grado di esperienza. Costituisce però un metodo rapido e facilmente utilizzabile anche dal serramentista, nell’ambito del controllo interno di produzione. Per ulteriori informazioni sulla prova di quadrettatura consultare la Linea guida ift OB-01/1.

    Misurazione della resistenza al distacco

    Per la misurazione della resistenza al distacco può essere utilizzato un nuovo metodo, in cui un dolly metallico di diametro 20 mm viene incollato sulla superficie verniciata (per la misurazione devono essere in debito conto sia la variabilità del supporto in legno, sia l’influenza dell’adesivo utilizzato per incollare il dolly). L’aderometro viene posizionato verticalmente sopra la superfici di prova, aumentando gradualmente la forza di trazione fino alla rottura. La forza di trazione (resistenza al distacco) misurata in MPa viene registrata. La resistenza al distacco del sistema di verniciatura controllato deve essere ≥ 0,5 MPa. Dopo aver fatto riasciugare i provini, viene effettuata una valutazione visiva del tipo di rottura, utilizzando il seguente schema:

  • A) rottura di coesione del supporto;
  • A/B) rottura di adesione fra il supporto e il primo strato;
  • B) rottura di coesione del primo strato;
  • B/C) rottura di adesione fra il primo e il secondo strato;
  • Y) rottura di coesione dell’adesivo;
  • Y/Z) rottura di adesione fra l’adesivo e la testina.
Caratteristica Idonea Idonea con riserva
Alterazione cromatica Nessuna alterazione cromatica o macchie rimovibili Le macchie non possono essere rimosse

Tabella 7: Requisiti relativi all’aderenza umida del sistema di verniciatura dopo la prova di quadrettatura