Assovernici mette al bando i pigmenti a base di cromato di piombo, per altro già ampiamente fuorilegge
A cura della Redazione
PIOMBO E REACH
Come è noto i pigmenti contenenti piombo solfocromato (PY 34) e piombo solfocromomolibdato (PR 104) furono inseriti nel Febbraio del 2012 nell’allegato XIV del regolamento REACH.
Con l’inserimento in tale allegato dei due pigmenti veniva prevista una “sunset date” (termine di utilizzo) al 21.05.2015 ed una eventuale richiesta di autorizzazione all’utilizzo solo nei prodotti vernicianti industriali da inoltrarsi entro il 21.11.2013. In data 19.11.2013 la società DCC Maastrich BV sottopose ad ECHA una richiesta di proroga di questa scadenza, richiedendo un’autorizzazione per determinati usi in alcuni settori industriali, affermando che non esistevano alternative tecnologiche valide alla sostituzione dei pigmenti a base cromati. In data 11.12.2014 l’ECHA diede parere positivo alla domanda di autorizzazione presentata da DCC attraverso le opinioni del RAC e del SEAC, annullando di fatto la sunset date prevista e ponendo quindi il piombo fuorilegge.
La decisione finale sulla concessione dell’autorizzazione da parte della Commissione Europea veniva prevista in un arco di 3-10 mesi (ossia entro la fine del 2015). Ad oggi la Commissione Europea, tramite l’agenzia ECHA, non si è espressa ufficialmente sulla proroga richiesta da DCC, per cui ogni uso di pigmenti diversi da quelli della DCC alla data del 21.05.2015, non essendo autorizzato, è sanzionabile sia amministrativamente che penalmente.
LE ALTERNATIVE ESISTONO
Così come già fatto da tutte le Associazioni nazionali in Europa, Assovernici ha chiesto alle autorità competenti un appoggio in opposizione all’autorizzazione delle due sostanze, riportando il parere favorevole della stragrande maggioranza delle imprese produttrici di prodotti vernicianti. Crediamo che esistano alternative valide contro il piombo fuorilegge.
Ci si aspettava che in base al processo di autorizzazione REACH i pigmenti contenenti cromato di piombo fossero banditi in Europa a partire dal 2015, creando così una base di partenza paritaria per tutte le imprese europee. Molte imprese attive a livello globale hanno già eliminato il piombo dalle loro formulazioni e il bando in Australia dell’utilizzo dei pigmenti a base di cromato di piombo in tutti i prodotti vernicianti non fa che confermare la disponibilità di alternative valide. Data l’esistenza di una vasta gamma di alternative lead-free adottate nel tempo e ancora in uso nell’industria delle vernici, non condividiamo le affermazioni secondo le quali i pigmenti a base di cromato di piombo siano insostituibili. Tutti i nostri associati li hanno sostituiti nella loro gamma delle vernici industriali con prodotti alternativi non pericolosi. Nell’UE sono disponibili molti pigmenti adatti a rimpiazzare i pigmenti a base di cromato di piombo, pur comportando in molti casi un aumento del costo. Inoltre, c’è da tenere presente l’agenda politica globale.
L’alleanza globale UN/WHO per l’eliminazione del piombo nelle vernici (GAELP), tramite il Consiglio Internazionale dell’Industria delle Vernici e degli Inchiostri da stampa (IPPIC), ha adottato la seguente politica in tema di vernici al piombo: “IPPIC avalla la pluriennale efficacia delle restrizioni all’uso del piombo che sono state adottate in certe giurisdizioni e raccomanda la loro capillare adozione da parte delle autorità che attualmente non regolamentano l’utilizzo del piombo nelle vernici e nell’inchiostro da stampa. L’applicazione di tali restrizioni è realizzabile mediante leggi o regolamenti specifici, accordi volontari formali o altri strumenti in grado di assicurare una applicazione diffusa e verificabile”.
A sostegno di questa posizione esistono altri argomenti, che confermano che il piombo è fuorilegge.
DIVIETI LOCALI
L’utilizzo di vernici contenenti Piombo comporta molteplici limiti e divieti regolamentati da Normative nazionali e regionali. Ad esempio la Regione Lombardia, con D.G. Qualità dell’ambiente – Decreto 6 agosto 2009 – N. 8213, vieta l’utilizzo di vernici contenenti piombo e cromati, in base ai consumi annui, nelle attività di verniciatura di autoveicoli e macchine agricole (attività 2), laccatura e verniciatura di mobili (attività 7), verniciatura di oggetti vari in metalli o vetro (attività 8).
SICUREZZA
In base al DL 81/08, l’utilizzo di prodotti vernicianti contenenti cromati di piombo (agenti cancerogeni e mutageni) comporta per il datore di lavoro notevoli obblighi e responsabilità quali: valutazione del rischio, organizzazione del lavoro, formazione dei lavoratori, sorveglianza sanitaria, tenuta di un registro degli esposti.
RIFIUTI
L’utilizzo di pigmenti contenenti cromato di piombo genera rifiuti pericolosi (morchie di vernici, contenitori, imballi e accessori vari), per i quali s’impone l’adozione di procedure adeguate di trattamento ed eliminazione. Questo costo occulto può contribuire a compensare i costi superiori dei pigmenti alternativi
DIVIETI DI IMPIEGO
La Direttiva 2011/65/UE del 8 giugno 2011 (Direttiva RoHS II) vieta l’utilizzo di sostanze pericolose, tra cui il piombo, nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche ad uso domestico, impedendo quindi l’utilizzo di vernici contenenti le suddette sostanze ad esempio nella verniciatura di quadri elettrici, computer.
CONCORRENZA SLEALE
Sono sorte preoccupazioni circa la possibilità che l’indisponibilità di vernici contenenti cromato di piombo ponga i produttori europei di prodotti vernicianti in una posizione di svantaggio. Nella maggior parte dei casi la vernice rappresenta una percentuale minima del costo complessivo degli articoli, tipicamente meno del 2 per cento. Di conseguenza, l’impatto complessivo sul costo dell’articolo sarebbe minimo. In base a quanto sopra esposto, Assovernici ritiene opportuno pertanto ribadire che, indipendentemente dalle decisioni che verranno prese dalla Commissione Europea, tutte le aziende associate non utilizzeranno mai più pigmenti di questa natura nei prodotti destinati al settore industriale.