spessore e micrometro

La misurazione dello spessore e l’uso del micrometro fanno parte delle prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per valutare le prestazioni delle vernici, senza dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà.

Enzo Morandi – CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano) – Pierluigi Offredi – Professione Verniciatore del Legno

MISURARE LO SPESSORE DEL FILM UMIDO

Il micrometro non è uno strumento necessario per valutare la qualità o le prestazioni dei prodotti vernicianti, ma consente di misurare lo spessore umido del prodotto applicato.
Nei laboratori di falegnameria si costruiscono manufatti con una precisione millimetrica, ma spesso la vernice viene applicata ad occhio, senza adottare criteri quantitativi che possano individuare lo spessore di vernice deposta e quindi lo spessore della pellicola che ne deriverà ad essiccazione avvenuta. Eppure questo é un parametro molto importante ai fini della qualità globale di un pezzo, per cui l’uso del micrometro, seppur con i suoi limiti di imprecisione nella misurazione, può risultare comunque molto utile.

IL MICROMETRO, QUESTO SCONOSCIUTO

Si tratta normalmente di una piastra metallica con una o più scale di misurazione. Ciascuna scala prevede due dentini ai lati, che hanno la stessa lunghezza e definiscono il piano di quota. In mezzo a questi ci sono altri dentini con distanze crescenti rispetto al piano di quota. Per effettuare la misurazione, si appoggia il micrometro sulla superficie su cui è stata appena applicata la vernice, che si trova ancora allo stato umido; i due dentini laterali di riferimento si bagneranno e così pure i dentini che hanno una distanza dal piano inferiore allo spessore applicato.

ESEMPIO DI MISURAZIONE

Sulla superficie di un pezzo è stata applicata una vernice e voglio calcolarne lo spessore, utilizzando un micrometro con una scala graduata definita da cinque dentini, in cui il primo ha una distanza dal piano di 50 micron, il secondo 75 micron, il terzo100 micron, il quarto125 micron e il quinto150 micron.
Appoggio il micrometro sulla superficie verniciata e controllo quanti dentini si sono bagnati. Naturalmente si bagneranno per primi i due dentini di riferimento laterali, che poggiano sul piano, quindi si noterà che sono bagnati altri 3 dentini (rispettivamente il dentino con distanza dal piano di 50 micron, quello con la distanza di 75 micron e quello con la distanza di 100 micron), mentre gli ultimi due con distanze di 125 e 150 micron sono asciutti: posso quindi intuire che lo spessore di vernice applicato sarà superiore a 100 micron, ma inferiore a 125 micron.
Lo spessore applicato rimane dunque definito dall’intervallo tra il più grande dei dentini bagnati ed il più piccolo di quelli asciutti.

L’IMPORTANZA DELLO SPESSORE

Identificare lo spessore di vernice applicato è molto importante per due motivi:
– facendo misurazioni in diverse zone dello stesso pezzo si può capire se la quantità di vernice che è stata applicata ha uno spessore uniforme;
– si ha un’idea approssimativa della quantità in peso della vernice applicata.
Le schede tecniche solitamente suggeriscono di applicare una certa quantità di prodotto, espressa in grammi per metro quadrato. Volendo seguire questo suggerimento, bisognerebbe pesare il pezzo prima della verniciatura, calcolarne la superficie in metri quadrati e ripesarlo dopo l’applicazione della vernice.
L’incremento di peso sarà dovuto al prodotto applicato: dividendo tale dato per i metri quadrati totali si definisce precisamente quanta vernice per metro quadrato è stata deposta sul pezzo.
Nella pratica questa è un’operazione che non viene mai compiuta, se non nella regolazione delle apparecchiature di applicazione della vernice in automatico, perché troppo complessa.
Utilizzando il micrometro, con una semplicità incredibile ed una grande immediatezza di lettura, si può avere un’idea di quanta vernice è stata applicata, in grammi per metro quadrato; infatti se la superficie su cui si appoggia il micrometro fosse perfettamente piana e se la vernice applicata avesse un peso specifico uguale ad 1, un micron equivarrebbe esattamente ad 1 grammo per metro quadrato.
Delle due variabili in questione, piano perfetto e peso specifico del prodotto, la seconda è facilmente reperibile presso il fornitore.
Misurando quindi lo spessore di vernice ed ipotizzando che la superficie sia perfettamente piana, con il micrometro posso avere un’idea abbastanza precisa di quanti grammi di vernice per metro quadrato si è deposta sul pezzo.
Si tratta di un parametro così importante che ogni verniciatore dovrebbe avere sempre in tasca il micrometro.

Spessore e micrometro
Micrometro o spessimetro per film umido su superfici piane. Per effettuare la misurazione, bisogna appoggiare lo strumento verticalmente sul pezzo da controllare, facendo una moderata pressione. Togliendo l’attrezzo si rileverà lo spessore dello strato umido sull’ultimo dente bagnato.
CONSUMO E RESA DEI PV

Quando si parla genericamente di “quantità di vernice da applicare”, si intende quanto prodotto deve essere applicato su un metro quadrato di superficie per ottenere un buon potere coprente e/o protettivo. Questo valore costituisce il consumo, espresso in kg/m2 oppure in €/m2. Il consumo è l’inverso della resa: se il consumo, espresso in chilogrammi, è 0,25 kg/m2, la resa sarà 1 diviso 0,25 = 4 m2/kg.
La resa può essere calcolata in base al residuo secco in volume, tenendo conto dell’efficienza di trasferimento.
L’efficienza del trasferimento varia molto con il sistema di applicazione. È particolarmente bassa nella spruzzatura con aria compressa, a causa dell’”overspray” (la parte del prodotto spruzzato che non va a depositarsi sul manufatto), ma fuoriesce dalla sua sagoma, soprattutto quando si verniciano i bordi, e si disperde nell’aria. Questa quantità è tanto maggiore quanto più la superficie da verniciare è piccola e di forma non piana, ma ricca di spigoli, rientranze ed eventuali fori. Inoltre una parte delle goccioline di spruzzatura, giunte sulla superficie da verniciare, non si deposita, ma rimbalza e si disperde anch’essa nell’aria.
Per ottenere la resa pratica, occorre moltiplicare quella teorica per il coefficiente di trasferimento.

I DIFETTI DOVUTI AGLI ERRORI DI SPESSORE

Lo spessore del film secco applicato è una caratteristica da controllare con una certa frequenza, per assicurarsi che sia quello desiderato.
Uno spessore scarso comporta un potere protettivo inferiore, mentre uno spessore eccessivo comporta non solo spreco di prodotto, ma può peggiorare alcune caratteristiche, come l’aderenza e le proprietà meccaniche.
Per alcuni prodotti il fornitore indica lo spessore massimo da applicare, oltre il quale peggiorerebbe nettamente la qualità della verniciatura.
I numerosi metodi esistenti per la misura dello spessore sono descritti nella norma UNI EN ISO 2808. Per film applicati su supporti legnosi, la misura precisa è difficile e purtroppo distruttiva: occorre praticare nel film una piccola incisione: è quindi sicuramente più pratico, anche se meno preciso, l’uso del micrometro.

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