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Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, sena dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà.

Enzo Morandi – CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano)
Pierluigi Offredi – Professione Verniciatore del Legno

Cos’e’ la densita’?

Molto spesso si tende a confondere la “densità” con la “viscosità”, per cui è opportuno definire con precisione il termine tecnico: si definisce densità il rapporto tra la massa di un corpo e il suo volume. Peso specifico. Comunemente il termine peso specifico è usato come sinonimo di densità e per questo si trova molto spesso indicato come g/cm3 o kg/litro o kg/dm3. Se volessimo essere pignoli, seguendo la definizione scientifica tratta da Wikipedia, dovremmo ricordare che “…in questo caso i grammi sarebbero da intendersi secondo un’obsoleta definizione di grammi peso, non grammi massa, dove 1 grammo peso è il peso di 1 grammo massa in condizioni di accelerazione di gravità standard. La differenza è sottile e per la verità all’atto pratico la si può spesso ignorare, ma è opportuno tener presente che mentre la densità è un rapporto tra una massa e un volume, il peso specifico è un rapporto tra un peso (quindi una forza) e un volume. Visto che il peso è pari alla massa moltiplicata per l’accelerazione di gravità espressa in g, il peso specifico (espresso in kg peso / m3) e la densità hanno di conseguenza il medesimo valore solo se ci si trova in un punto dove l’accelerazione di gravità è esattamente uguale a gn (gravità standard che per convenzione è pari a 9,80665 m/s2 cioè 1 g)”.
Togliendoci il cappello da scienziati e tornando a termini più pratici, possiamo fare un esempio sicuramente chiaro a tutti, sulla differenza tra densità e viscosità. Se prendiamo due sostanze come il latte e la panna montata, quale sarà il prodotto più denso? Molti cuochi e parecchi buongustai sosterrebbero che é la panna, ma non é così e nessun esperto verniciatore può permettersi di sbagliare! Facciamo un altro esempio. Prendiamo due latte, senza coperchio, contenenti vernici poliestere, una normale ed una tixotropica. Proviamo a mescolarle: la prima si lascerà muovere con poco sforzo, la seconda opporrà invece notevole resistenza, addirittura il bastone rimarrà in piedi. Qual è allora il prodotto più denso? Il primo, sì è proprio il primo, anche se é più fluido, perché il rapporto peso/volume del poliestere non tixotropico è più alto: i due prodotti, pur avendo approssimativamente la stessa viscosità, hanno una massa volumica diversa.

Una semplice prova pratica Questa però é solo teoria, come si può fare la verifica pratica? Un metodo facile, anche se approssimativo, é questo. Prendete due vernici della stessa marca e con lo stesso contenitore e pesatele; se il peso (come dovrebbe essere) è uguale, controllate il livello: il bidoncino più pieno corrisponde al prodotto meno denso e viceversa.
Con questa operazione abbiamo determinato (anche se con poca precisione) la densità o, per meglio dire, la massa volumica.

A cosa serve

Ma a cosa serve conoscere la massa volumica? Serve a capire, magari insieme alla viscosità, se nella vernice sono presenti troppe cariche inerti o troppi solventi. Se ad esempio la massa è uguale a quella della fornitura precedente, ma la viscosità è più alta, la vernice potrebbe essere “stanca” o in “autopolimerizzazione”. Una vernice trasparente pesa da 0.90 a 0.98 kg per litro, un solvente da 0.79 a 0.90, mentre le cariche vanno da 1.80 a 3.00 ed i pigmenti anche molto di più. Il rischio di fregatura non sta tanto nei pigmenti (che sono molto costosi), ma nelle cariche, che costando pochissimo possono essere messe in abbondanza dai fornitori meno corretti, specie nei periodi in cui i costi delle materie prime crescono molto. In conclusione, la conoscenza della massa volumica, anche se non dà l’indicazione precisa della composizione della vernice, può certamente dimostrare se tutto è come nella partita precedente o se qualcosa è cambiato: è già molto no?!

Mezzi occorrenti per eseguire la prova

Vediamo ora cose serve per eseguire questo semplicissimo test:
un recipiente preciso e affidabile, che si chiama “Picnometro” una bilancia di precisione.
Si potrebbe fare a meno sia dell’uno che dell’altra, ma con molta meno precisione quanto meno precisi saranno il recipiente e la bilancia a disposizione per le prove. Se avete una bilancia con divisione ad un grammo, usate un recipiente da un litro, se la divisione è a due grammi, usate un recipiente da due litri.

Costo degli strumenti

Un picnometro da 100 cc costa circa 150 euro, una bilancia di precisione al centesimo (0.01) costa intorno ai 1.000 euro (avete letto bene, proprio “mille euro”) e non sempre bastano.

Come si esegue la prova

La norma di riferimento è la ASTM D 1475, o ISO 2811, o UNI 8910 (conviene comprare anche la norma, che costa 20 euro, così può eseguire la prova con tutti i crismi). Per quelli che si accontentano della loro bilancia da fruttivendolo e del recipiente da litro per il latte o per il vino (a seconda delle abitudini alimentari di ciascuno), la procedura è la seguente. La vernice, il solvente o quello che volete, deve (come in tutte le prove) essere a temperatura di circa 20° e perfettamente rimescolata. Si riempie il recipiente fino alla riga di misura (ad esempio 1 litro=1000 cc) e si pesa il tutto detraendone la tara. Il peso ottenuto è la massa volumica.

Da non scordare

Facciamo una prova pratica. Mettiamo un litro esatto di acetone in un recipiente di tara 200 g; pesiamo il tutto e supponiamo di avere 0.999 kg di peso totale. Detraendo i 200 g della tara, otteniamo 0.799: considerando che il peso specifico dell’acetone è 0.791, abbiamo circa l’1% in più, dovuto ad una leggera impurità, quasi certamente acqua. Questo livello di imprecisione é accettabile, ma se fosse più elevato sarebbe necessario far fare prove più approfondite ad un laboratorio specializzato. Per fare questa prova servono 6/7 minuti. Fatela anche in 10 minuti, ma siate precisi, altrimenti potreste contestare prodotti perfetti solo perché le prove o gli strumenti non erano affidabili, facendo una pessima figura!