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Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, sena dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà.

Enzo Morandi – CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano)
Pierluigi Offredi – Professione Verniciatore del Legno

Cos’è la vita utile di una vernice?

Il “pot-life”, secondo la definizione della norma UNI 9558, è la vita utile di un prodotto già preparato, diluito, catalizzato o comunque pronto per essere applicato. Oltre tale tempo il prodotto è più applicabile, o é comunque sconsigliabile l’uso. Si tratta di una prova estremamente semplice da fare, a costo zero!

A cosa serve?

La definizione della prova spiega già che si tratta di un metodo che serve a determinare la vita utile di un prodotto già catalizzato prima di usarlo. Grazie a questo dato il verniciatore può stabilire quanta vernice preparare senza doverne buttare una parte perché il tempo usato per applicarla era maggiore della sua “vita utile”.

Mezzi occorrenti per eseguire la prova

E’ sufficiente un orologio di qualsiasi tipo, anche di quelli che si portano al polso. Per pignoleria potremmo aggiungere un recipiente qualsiasi, perfino la parte inferiore di una bottiglia di plastica tagliata.

Come si esegue la prova

Si prepara il prodotto verniciante come prescrive la casa produttrice nella scheda tecnica. Si mescola bene la giusta quantità di prodotto e di catalizzatore, nonchè il diluente previsto, poi si prende nota dell’ora e si versano circa 100 cc di vernice nella bottiglia tagliata e ben asciutta o nel recipiente pulito precedentemente preparato. Si pone il contenitore in un posto dove la temperatura sia controllata (intorno ai 20 °C) e si verifica ogni mezz’ora, muovendo il recipiente, per vedere se la vernice si è solidificata, o se è aumentata la viscosità. Quando la viscosità è aumentata fino al punto che la vernice non si muove più nel recipiente e non può più essere versata, segnate nuovamente l’ora e per differenza vedrete quanto tempo è intercorso tra la preparazione e l’indurimento del prodotto: quel tempo è il “pot-life” . Questo dato può servire anche, (sempre comparativamente) come controllo qualitativo della vernice, o come verifica e confronto tra forniture diverse.
Non ci sono regole o limiti generali, ogni prodotto ha le proprie caratteristiche, ed anche se per l’utilizzatore più alto è il “potlife” e meglio è, ci sono casi in cui la vita utile dei prodotti é necessariamente breve. Le vernici poliesteri, ad esempio, pur avendo un tempo di vita molto breve, hanno prestazioni tecniche e qualitative talmente alte da farci sopportare i disagi che questo comporta.

Da non scordare!

Un ultimo consiglio. Scrivete sempre tutti i dati che rilevate, anche male, magari su carta da pacchi, ma se dopo un po’ di tempo, (di notte o di domenica) vi volete divertire a controllare cosa è successo nel tempo, comparando varie prove su più lotti dello stesso prodotto, o anche di diverse marche, vi accorgerete quanto quei minuti impiegati per le prove saranno stati investiti

_____________Nelle puntate precedenti:_____________

  1. – La viscosità
  2. – Il picnometro e la densità 3 – Il residuo secco