Chiudere fabbriche vernici

Le risposte alla nostra inchiesta sull’emergenza “Coronavirus” sulla scelta di chiudere le fabbriche di vernici. Gli operatori del settore si interrogano sul presente e il futuro della produzione e distribuzione. 

Alberto Bacchini – HDG Group 

Spett.le PROFESSIONE VERNICIATORE,
la materia è complessa perché, da un lato, se ogni azienda deve essere ritenuta libera di agire come meglio ritiene, dall’altro il problema investe tutta la filiera a valle (rivenditori, utilizzatori industriali, utilizzatori artigianali, ecc.) che non sempre possono permettersi di “calare la saracinesca” improvvisamente senza supporto economico adeguato.
La questione sulla sicurezza dei dipendenti è primaria ma bisogna anche tenere conto che i problemi vanno affrontati con equilibrio. Sebbene io diriga un’azienda, con dipendenti, che ha scelto VOLONTARIAMENTE di chiudere fino al 3 aprile, non avrei mai pubblicato la presa di posizione quale quella presa da Renner, nei confronti di AVISA.
Noi abbiamo preferito utilizzare, come stiamo utilizzando, il tempo che ci è concesso per elaborare nuove strategie, consapevoli che nulla sarà più come prima.
Noi già fabbricavamo detergenti sanificanti/igienizzanti, anche se non rappresentano tuttora il nostro core-business. Abbiamo intenzione di potenziarlo ma, com’è nostra consuetudine, lo vogliamo fare con innovazioni specifiche di prodotto/processo e questo significa nuovi investimenti.
All’ultima domanda, riguardante quanto potrà reggere la filiera produttiva e per quanto tempo a questa situazione, la risposta è senz’altro una: poco, pochissimo tempo, se non verranno effettuati interventi straordinari atti a dare respiro adeguato all’intera struttura industriale italiana.
Il settore delle costruzioni e tutto ciò che ha a che fare con la casa, l’arredamento, ecc. già da tre anni è in profondo rosso e l’attuale situazione, indotta da Covid-19, sarà il colpo finale se non saranno prese contromisure adeguate a livello istituzionale, perché non sarà solo il mercato nazionale che piangerà.”

 

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