Le risposte alla nostra inchiesta sull’emergenza “Coronavirus” sulla scelta di chiudere le fabbriche di vernici. Gli operatori del settore si interrogano sul presente e il futuro della produzione e distribuzione.
Una visione globale
La nostra azienda è una multinazionale con un business a livello globale con sei società controllate all’estero, di cui una anche in Cina. Abbiamo quindi seguito attentamente fin dall’inizio l’evoluzione di quella che prima era una epidemia circoscritta in alcuni territori ed oggi dichiarata pandemia. In risposta all’arrivo del virus in Italia, abbiamo adottato immediatamente tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare la salute dei nostri dipendenti e collaboratori. Infatti, prima ancora del decreto della Presidenza del Consiglio dell’otto marzo, abbiamo attivato importanti misure straordinarie finalizzate a proteggere la salute dei nostri dipendenti. Ci siamo subito organizzati con il lavoro agile per oltre 100 persone, inoltre abbiamo chiuso la mensa e la palestra aziendale. Nei reparti produttivi è stata garantita da subito la massima tutela per tutti gli operatori, grazie ai dispositivi di protezione e al rispetto delle distanze di sicurezza (tra le varie misure messe in campo abbiamo aumentato le aree dedicate agli spogliatoi e triplicato i servizi di pulizia generale).
L’attività, quindi, è sempre proseguita e continua tuttora nella massima sicurezza
Lavorare anche per la sicurezza del territorio
Dato il contesto internazionale e la crisi sanitaria che ha colpito molto duramente la nostra regione natale (le Marche), abbiamo scelto di metterci a disposizione del territorio dando un contributo concreto alla prevenzione del contagio.
Il nostro laboratorio di ricerca e sviluppo, da dove sono usciti prodotti innovativi conosciuti in tutto il mondo, ha intrapreso una strada mai percorsa prima. Nessuna vernice da formulare, ma soluzioni idroalcoliche in gel e spray.
Non appena i ricercatori sono giunti alla formulazione di questi prodotti, l’ufficio acquisti della nostra azienda ha effettuato una ricerca intensa delle materie prime necessarie e del packaging adatto.
Fino ad ora abbiamo donato oltre mille confezioni di gel e spray agli ospedali dell’Asur Marche Area Vasta 3, quindi una copertura totale della provincia di Macerata, dove tra l’altro (proprio nella Fiera di Civitanova Marche, la città dove abbiamo sede) stanno realizzando in tempo record un reparto di terapia intensiva per 100 pazienti Covid-19.
Altrettanti quantitativi sono stati donati agli ospedali della provincia di Fermo, alla Croce Verde e alla Croce Rossa, alla Protezione Civile e al Comune che ha provveduto a distribuirli ad altre strutture sanitarie di Civitanova Marche. E non ci fermiamo qui, la produzione sta proseguendo per poter continuare a sostenere il nostro territorio con donazioni fino a quando ce ne sarà bisogno.