La sempre più forte esigenza d irisparmiare la vernice(per motivi sia economici che ambientali )spinge le aziende a cercare soluzioni di applicazione ad alta efficienza di trasferimento.
L’INCHIESTA
Ultimamente diversi nostri lettori ci hanno richiesto di approfondire pregi e difetti dei sistemi elettrostatici manuali da impiegare con vernici all’acqua nel settore legno. Abbiamo quindi posto alle aziende del settore le seguenti domande:
Pubblichiamo le risposte che ci sono pervenute.
1) QUALI REQUISITI RICHIEDONO LE PISTOLE ELETTROSTATICHE PER USO MANUALE? 2)SONO UTILIZZABILI IN PIENA SICUREZZA DA CHIUNQUE?
- ESISTONO LIMITI APPLICATIVI A SECONDA DEL TIPO DI MANUFATTO DA VERNICIARE?
- SONO UTILIZZABILI INDIFFERENTEMENTE PER PRODOTTI VERNICIANTI ALL’ACQUA E AL SOLVENTE?
- QUAL’È L’EFFICIENZA DI TRASFERIMENTO RISPETTO AI SISTEMI CONVENZIONALI? (MISTO ARIA, AIR- LESS, HVLP ECC.)
ABBCAPPONI ALESINA
- Le pistole elettrostatiche manuali devono rispondere agli elementi essenziali di sicurezza, quali la presenza del sistema di abbattimento corrente che eviti ogni tipo di scintillio, anche in caso di accidentale contatto con parti metalliche. E’ poi necessario che tutti i contatti elettrici siano inglobati in resine dielettriche
- Si, rammentando che è necessaria la messa a terra del’operatore
- Si, dove il manufatto presenti cavità profonde e di difficile accesso. In questo caso sono disponibili in quasi tutti i tipi degli interrutori sulla pistola tali da escludere la carica elettrostatica
- No, nel caso esistono tipi distinti
- Con il sistema elettrostatico manuale in versione HVLP, disponibile in tutti i casi di alimentazione materiale in bassa pressione, si può raggiungere l’80%, con il sistema assistito-aria all’85%, mentre con il sistema a coppa rotante si raggiunge il 95%.
Rita Maggio
GT TODESCO
Secondo noi andrebbero usati solo sistemi automatici.
KREMLIN
Innanzitutto perché è necessario qualche cosa in più per spruzzare vernici all’acqua con pistole elettrostatiche? Qual’è il problema? E’ semplicemente l’alta conduttività delle vernici all’acqua che, attraverso il tubo di adduzione della vernice che diventa conduttore, scarica a terra la corrente prodotta, provocando praticamente un corto circuito che rende inutilizzabile la pistola elettrostatica.
Vi sono 3 modi perché si possa spruzzare vernice idrosolubile con l’elettrostatica:
- caricare la vernice lontano dall’uscita della stessa dall’ugello in modo che sia già polverizzata e che, quindi, teoricamente, vi sia dell’isolante (aria) fra le goccioline di vernice caricate, che impedisca di scaricarsi a terra attraverso il tubo di adduzione
- isolare il gruppo alimentazione vernice
- inserire nel circuito vernice, fra la pistola e l’alimentazione, un sistema che lo isoli. Dopo queste premesse vediamo di rispondere alle domande.
- Bisogna che a livello pistola siano completamente indipendenti e isolati il circuito alta tensione ed il circuito vernice
- Solo quelle adatte e con tutti i dispositivi di sicurezza in funzione
- In teoria no; esistono gli stessi limiti che si hanno con la spruzzatura elettrostatica di prodotti a solvente
- Assolutamente no! Se il gruppo elettrostatico è stato preparato per i prodotti idrosolubili va usato solo per quelli! Per usarlo per prodotti a solvente occorrerebbe modificare l’installazione con tutte le messe a terra necessarie
- L’elettrostatica non fa altro che migliorare l’efficienza di trasferimento del sistema di polverizzazione usato. E’ difficile dire di quanto, perché dipende da molti fattori, comunque lo migliora.
Ad esempio, se un sistema ha il 70% di efficienza di trasferimento, applicando l’elettrostatica si raggiungerà l’80% o più, secondo il manufatto da verniciare.
La Kremlin, ad esempio, ha scelto il sistema di isolare il gruppo di alimentazione, come da disegno allegato. Naturalmente il sistema dispone di tutti i sistemi di sicurezza necessari:
- quando si rilascia il grilletto della pistola il gruppo va a massa
- quando si apre il contenitore vernice, il gruppo va a massa
- tutti i tubi prodotto dalle pompe alle pistole, sono doppiamente isolate.
Roberto Zanazzi
NORDSON
- Le pistole elettrostatiche per l’applicazione di vernici idrosolubili, oltre ad avere le classiche caratteristiche di maneggevolezza, leggerezza ed elevata atomizzazione, devono essere progettate per un perfetto isolamento dalla vernice carica, evitando il corto circuito che comporterebbe l’annullamento dell’effetto elettrostatico e la conseguente perdita di efficienza, ma soprattutto il rischio da parte dell’operatore di ricevere scariche pericolose. Inoltre devono essere progettate per consentire un’accurata regolazione dell’intensità di carica onde evitare fastidiosi “ritorni” di vernice verso l’operatore.
- L’utilizzo di apparecchiature elettrostatiche per vernici idrosolubili è genericamente determinato dall’adeguamento alle norme Cenelec EN 50059 per prodotti non infiammabili; ciò nonostante, essendo la vernice conduttiva, la sicurezza di utilizzo è maggiore tanto è minore la quantità di vernice ed il numero di componenti del sistema caricati elettrostaticamente; infatti il sistema si comporta come un grosso condensatore che accumula cariche e la sua capacità è direttamente proporzionale alla sua massa.I sistemi in grado di ridurre questo inconveniente sono quello muniti di un dispositivo che separa il gruppo di alimentazione vernice dalla pistola isolandolo elettricamente e caricando quindi una minima quantità di vernice.. Il generatore elettrostatico deve essere progettato per garantire una massima efficienza con una minima quantità di corrente e tensione, per evitare l’accumulo di cariche pericolose.
- I limiti applicativi sono gli stessi di una verniciatura elettrostatica a solvente
- Non è possibile utilizzare indifferentemente le apparecchiature per le due applicazioni, in quanto le normative e le caratteristiche tecniche sono differenti. E’ possibile convertire sistemi esistenti anche non elettrostatici (specialmente nel caso di pistole automatiche) da vernici a solvente a quelle idrosolubili utilizzando i dispositivi di separazione del gruppo di alimentazione vernice, sostituendo le tubazioni della vernice ed eventualmente la pistola
- L’efficienza di trasferimento e la resa sono strettamente legate alle caratteristiche ed alla forma del pezzo da verniciare ed alla sua conducibilità, per cui non è facile fornire dei valori assoluti. Si può con prudenza affermare che l’aumento di efficienza di trasferimento passando da un sistema non elettrostatico può essere incrementato fino al 25-30%.
PROTECNICA
Angelo Bellini
- Se si usa una pistola con carica induttiva non c’è bisogno di annullare il rischio elettrico isolando il bidone delle vernici. Al contrario si assicura una buona messa a terra della vernice.
- Nel sistema a carica induttiva (tensioni da 0 a 1200 V) é possibile poiché non richiede né l’isolamento del sistema ne’ la ionizzazione dell’aria
- Si, poiché è richiesta una conduttività minima del pezzo da verniciare (nella carica induttiva non esistono limiti di conduttività massima della vernice)
- Con il sistema a carica induttiva si; i sistemi a ionizzazione dell’aria richiedono l’isolamento del sistema e il rispetto di norma di sicurezza
- Generalmente per i sistemi tradizionali si accetta un grado di trasferimento del 50%. Il sistema a carica induttiva HVLP permette un grado di trasferimento fino al 75%.
RAVARINI CASTOLDI & C.
Dante Calzolari
- Le pistole elettrostatiche per uso manuale per pv all’acqua sfruttano essenzialmente due principi:a)sistema equipotenziale con alimentazione isolata b)impiego di elettrodi esterni.In entrambi i casi esse debbono osservare le prescrizioni della norma Cenelec EN 50059 al fine della loro sicurezza di impiego.
- Se rispondono alla norma succitata possono essere usate in piena sicurezza da personale a conoscenza delle istruzioni per l’uso fornite dal costruttore e nel rispetto delle semplici precauzioni indicate dal medesimo
- Teoricamente no. In pratica i maggiori vantaggi si hanno nella verniciatura di manufatti privi di grandi superfici piane quali sedie, serramenti, articoli torniti e simili
- Noi abbiamo prodotto sino a qualche tempo fa apparecchiature adatte all’uso promiscuo. Ora non più, non essendo possibile osservare contemporaneamente le prescrizioni della Norma EN 50050 (pv a solvente) ed EN50059 (pv all’acqua)
- E’ difficile fornire numeri precisi poiché l’efficienza di trasferimento varia con la tipologia dei manufatti, con il tipo di pv ed anche secondo l’essenza trattata.
L’efficienza è sempre comunque molto superiore a quella dei sistemi convenzionali.
I..M.R.
VERIND
- Le apparecchiature ma-nuali per prodotti idrosolubili devono essere concepite con le stesse necessità ed esigenze delle altre pistole elettrostatiche per solventi, onde garantire la massima maneggevolezza e la massima leggerezza per un uso continuativo. Devono inoltre garantire un’ottima polverizzazione del prodotto, considerata l’elevata tensione superficiale
- Le apparecchiature sono utilizzabili in piena sicurezza da chiunque, in quanto devono rispondere alla normativa CENELEC n.50059 per prodotti ininfiammabili. La normativa CENELEC riguarda tutte le apparecchiature per prodotti idrosolubili, sia con circuito con alimentazione isolata, sia quelle con alimentazione collegata a massa. A nostro avviso, le pistole con elettrodi esterni per circuiti vernice collegati a massa hanno l’inconveniente degli elettrodi appuntiti che possono essere, in alcuni casi, fastidiosi.
- Non esistono limiti applicativi per il manufatto da verniciare, come per i prodotti a solvente.
- Le apparecchiature con circuito isolato non possono essere utilizzate per prodotti a solvente, in quanto la configurazione dell’apparecchiatura è diversa.Le apparecchiature che hanno circuiti non isolati ed elettrodi esterni possono essere utilizzati, in alcuni casi, sostituendo la parte anteriore della pistola, ma il rendimento applicativo di questi ultimi è inferiore agli altri e la loro affidabilità diminuisce nel tempo a causa dello sporcamento degli elettrodi.
- L’efficienza è comparabile alle pistole per prodotti a solvente; in alcuni casi si ottengono efficienze anche superiori ma, come già discusso in altre occasioni, la comparazione fra i diversi tipi di sistemi di applicazione deve essere fatta effettuando tests nella stessa situazione.
In allegato, trasmettiamo una tabella orientativa di confronto ed un depliant del gruppo elettrostatico idrosolubile CPH 400 la cui struttura e configurazione è conforme alla normativa CENELEC. Per quanto riguarda l’applicazione di prodotti all’acqua nel settore del legno tornito, a tutt’oggi non c’è una grossa richiesta da parte della clientela, presso la quale rimangono riserve sui prodotti sia dal punto di vista economico che tecnico e di conseguenza esistono casi molto sporadici di dimostrazioni e di vendite in tale settore.Mario Gionfini
Le apparecchiature elettrostatiche permettono una maggiore produzione (numero di pezzi verniciati) rispetto ai sistemi tradizionali, grazie alla maggiore efficienza di deposito (o di trasferimento). I valori di rendimento indicati nella tabella servono a orientare eventuali scelte e a dare correlazioni. Valori precisi devono essere sempre collegati alla forma e alla dimensione dei pezzi, al tipo di vernice e alle esatte condizioni di prova.