La conoscenza delle emissioni di COV dai materiali da costruzione sta diventando un tema particolarmente sensibile per il mercato, a causa della accresciuta attenzione verso la sicurezza degli ambienti di vita.

Franco Bulian – CATAS

A livello europeo, a seguito della pubblicazione del regolamento n. 305 EU/2011, che include le emissioni indoor tra i requisiti essenziali per i prodotti da costruzione, il comitato tecnico TC351 ha pubblicato il metodo di prova orizzontale CEN/TS 16516 “Prodotti da costruzione. Valutazione del rilascio di sostanze pericolose. Determinazione delle emissioni nell’aria interna”, da utilizzare per tali misurazioni. Questo metodo si basa sulla norma ISO 16000-9, essendo tuttavia specifico per la marcatura CE all’interno dell’Unione Europea. In seguito a tali prescrizioni di carattere generale previste dal regolamento UE, due Stati membri, la Francia e la Germania, hanno già emanato delle proprie specifiche regolamentazioni in materia di emissioni indoor e una legge simile è stata recentemente pubblicata anche dal Belgio.  Il regolamento nazionale belga, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 18 agosto 2014, riguarda l’emissione indoor dei prodotti da costruzione quali: rivestimenti per pavimenti, sottofondi, prodotti di installazione pavimenti, adesivi, rivestimenti. La legge è entrata in vigore il 1° Gennaio 2015. I prodotti costituiti dal 100% di pietra naturale, ceramica, vetro o acciaio sono esentati da tale valutazione. Analogamente alle leggi francese e tedesca, anche quella belga è una diretta conseguenza dei principi generali stabiliti dal regolamento europeo sui prodotti da costruzione. In assenza di riferimenti europei, questi Stati hanno stabilito per proprio conto dei metodi di prova e dei limiti per questo tipo di valutazioni. Anche per la legge belga le emissioni di VOC devono essere valutate da un laboratorio accreditato secondo la norma EN ISO 17025. Il metodo da utilizzare è il test della camera in conformità al documento recentemente pubblicato dal CEN/TC351. I limiti sono stabiliti per sostanze specifiche e per la somma dei VOC totali emessi. Il Belgio ha adottato anche i criteri LCI (Low Concentration of Interest) stabiliti dal documento JRC Report 29 “Harmonisation framework for health based evaluation of indoor emissions from construction products in the European Union using the EU-LCI concept” in combinazione con i valori LCI tedeschi pubblicati dal AgBB. Il Belgio non prevede alcuna forma di “approvazione” dei materiali, come accade in Germania, e non ci sarà nemmeno l’obbligo di etichettatura del prodotto come invece previsto in Francia. Ogni produttore e distributore dovrà solo comprovare la conformità del prodotto sulla base di prove. I limiti previsti (dopo 28 giorni), rilevati in μg/m3 sulla base alla norma CEN/TS 16516, sono i seguenti:
Formaldeide = 100
Acetaldeide = 200
Toluene = 300
– TVOC = 1000
TSVOC = 100
Sostanze cancerogene 1A e 1B = 1
R = (Ci/LC I) 1
Il TVOC è la somma di tutti i composti organici volatili emessi.
Il TSVOC è la somma di tutti i composti organici semi-volatili emessi.
L’LCI è la più bassa concentrazione d’interesse, ovvero quella relativa a potenziali effetti sulla salute, dei singoli composti emessi da materie prime e prodotti finiti.
R è la sommatoria di tutte le concentrazioni delle sostanze rilevate divise per il loro LCI