by-pass sugli impianti di depurazione

Inserire il by-pass sugli impianti di depurazione è un sistema di sicurezza o un modo per eludere le norme?

Norma Europea EN 12753 REGOLAMENTA LA COSTRUZIONE DEGLI IMPIANTI DI OSSIDAZIONE TERMICA UTILIZZATI PER L’ABBATTIMENTO DEI S.O.V..

Lo scopo è quello di ridurre la nocività ambientale indotta dalle emissioni di S.O.V.
La norma EN 12753 richiama l’utilizzo dei by-pass, in particolare al punto 5.2.2.2 (Limitazione della concentrazione in entrata) in cui vengono individuate differenti possibilità di intervento, nel caso in cui non vengano rispettate specifiche condizioni considerate di sicurezza.

Condizioni di sicurezza (EN 12753)

La limitazione della concentrazione in entrata al di sotto del LEL è garantita se:

  1. quando il contenuto di idrocarburi aromatici è < 25% della concentrazione totale di sostanze infiammabili in entrata, indipendentemente dal livello della temperatura di preriscaldamento, la concentrazione massima di queste sostanze infiammabili è il 25% del LEL (20 °C, 1 013 mbar); oppure
  2. quando il contenuto di idrocarburi aromatici è > 25% della concentrazione totale di sostanze infiammabili in entrata, indipendentemente dal livello della temperatura di preriscaldamento, la concentrazione massima di queste sostanze infiammabili è il 20% del LEL (20 °C, 1 013 mbar); oppure
  3. indipendentemente dalla concentrazione di idrocarburi aromatici, negli impianti dove la temperatura nello scambiatore di calore non è maggiore di 450°C, la concentrazione massima di sostanze infiammabili è il 50% del LEL.

REGIONE LOMBARDIA

PROVINCIA DI TORINO

PROVINCIA DI TREVISO

Utilizzo dei by-pass

Quindi l’utilizzo del sistema di by-pass è in diretta relazione con:
Caso 1: Concentrazioni di S.O.V. in entrata
Caso 2: Indisponibilità dell’impianto
(manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell’impianto produttivo)

Caso 1: Classificazione dell’area (1)
Per prevenire la formazione di miscele esplosive pericolose, limitando la concentrazione di sostanze infiammabili, ogni singola macchina [o linea] di produzione deve rimanere dotata di specifico camino, o scarico, di emergenza, atto all’emissione diretta in atmosfera. Tale accorgimento è necessario ai fini di sicurezza intrinseca del sistema (impianto di produzione e di trattamento).
La concentrazione in entrata deve essere controllata (per esempio mediante FID, FTA o rivelatori di gas IR) e interbloccata con almeno uno dei dispositivi seguenti:
valvola di registro per la diluizione del gas di processo (per esempio con aria esterna);
valvola di registro per l’esclusione del gas di processo, inserita nel piping di collegamento diretto in atmosfera
valvola di esclusione dell’impianto, inserita nel piping di adduzione all’impianto di depurazione.
Le valvole devono essere elettro-meccanicamente controllate, con segnalazione di ON-OFF a quadro elettrico generale.

Caso 1: Classificazione ATEX

Zona 0

Luogo in cui un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili, sotto forma di gas, vapore o nebbia, è presente continuamente o per lunghi periodi o frequentemente.

Zona 1

Luogo in cui, occasionalmente, è probabile sia presente durante il funzionamento normale un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili, sotto forma di gas, vapore o nebbia.

Zona 2

Luogo in cui non è probabile che sia presente un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia durante il funzionamento normale,e/ o se ciò avviene, è possibile persista solo per brevi periodi.

Caso 1: Zona 2
In presenza di zona 0-1 non è logico installare un impianto di combustione con recupero di calore (sia recuperativo che rigenerativo).

In presenza di zona 0-1 non è logico installare un impianto di combustione con recupero di calore (sia recuperativo che rigenerativo).

Consideriamo quindi la ZONA 2!

Caso 2: Indisponibilità dell’impianto

Se ci si trova in condizioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell’impianto produttivo, lo sfiato deve essere fluido-dinamicamente facilitato per l’emissione di un volume gassoso.
Il ventilatore di BY-PASS non è necessario se il sistema di sicurezza è prossimo alla macchina di produzione, ovvero al ventilatore ad esso solidale, in modo tale che solo con l’inerzia del ventilatore della macchina venga espulso il volume gassoso.

BY-PASS IMPIANTO

Lo scarico di emergenza, quindi, diventa parte integrante dell’impiantistica produzione-depurazione.
Un sistema siffatto consente, tra le altre cose, di disattivare, in automatico, l’aspirazione della linea non produttiva.