All’interno della Commissione Ambiente, il gruppo “GL7 – Impianti di trattamento degli effluenti aeriformi” ha elaborato la norma UNI 10996-1, che riguarda gli impianti di depurazione solventi.
Il coordinatore del gruppo è stato il dr. Pierluigi Offredi, e il titolo della norma è “Impianti di abbattimento dei composti organici volatili (voc) criteri e requisiti per l’ordinazione, la fornitura, il collaudo e la manutenzione parte 1″ (Treatment plants for volatile organic compounds (VOC) – Criteria and requirements for ordering, supplying, testing and maintenance – General Classificazione ICS: 13.040.40). Presentiamo una breve sintesi
IMPIANTI DI DEPURAZIONE SOLVENTI: INTRODUZIONE
La UNI 10996 ha l’obiettivo di fornire un riferimento per gli utilizzatori e i costruttori (o più in generale i fornitori) di impianti per l’abbattimento dei composti organici volatili, che consenta loro di impostare in modo corretto le trattative tecniche e commerciali per l’acquisto e la vendita di tali impianti. La UNI 10996 è costituita da varie parti che trattano differenti tipologie impiantistiche, classificate sulla base del processo utilizzato (vedere anche 4.2), questa prima parte è di carattere generale ed è applicabile a tutte le tipologie descritte nelle parti specifiche salvo diversa indicazione. Al momento della pubblicazione della presente parte, la norma è costituita dalle parti seguenti:
– Parte 1: Generalità
– Parte 2: Impianti di combustione termica o catalitica, recuperativi o rigenerativi
– Parte 3: Impianti di adsorbimento su carbone attivo
– Parte 4: Impianti di biofiltrazione
– Parte 5: Impianti di assorbimento
– Parte 6: Impianti di condensazione
– Parte 7: Impianti di concentrazione abbinati alla combustione
Altre parti relative ad ulteriori tipologie impiantistiche potrebbero essere messe allo studio in futuro.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente parte della UNI 10996 definisce i criteri ed i requisiti per l’ordinazione, la fornitura, il collaudo e la manutenzione degli impianti di abbattimento dei composti organici volatili (VOC – volatile organic compounds) presenti nelle emissioni aeriformi di processi industriali. La presente parte della UNI 10996 deve essere utilizzata unitamente ad una delle successive parti specifiche a seconda dell’impianto di abbattimento trattato e pertanto si applica esclusivamente alle tipologie impiantistiche descritte nelle altre parti della UNI 10996
RIFERIMENTI NORMATIVI
EN 13306 Maintenance terminology
TERMINI E DEFINIZIONI
Gli impianti oggetto della presente norma operano l’abbattimento dei composti organici volatili (VOC) mediante processi chimici, fisici e/o biologici. Il principio di funzionamento delle varie tipologie impiantistiche è descritto in dettaglio nelle relative parti specifiche.
CLASSIFICAZIONE
La classificazione degli impianti di abbattimento dei VOC si basa sul tipo di processo utilizzato, distinguendo tra:
– processi fisici, chimici e chimico-fisici (adsorbimento; assorbimento; combustione; condensazione;
– processi biologici (biofiltrazione).
DATI PER L’ORDINAZIONE (indicazioni che il committente deve fornire al costruttore)
Nella richiesta di preventivo per l’acquisto di un impianto di abbattimento VOC, il committente deve fornire al costruttore almeno i seguenti dati:
– Dati generali
– Dati di progetto
– Richieste specifiche relative all’impianto di abbattimento
– Aspetti commerciali
DATI PER LA FORNITURA (Indicazioni che il costruttore deve fornire al committente)
Nel contratto di fornitura per l’acquisto di un impianto di combustione, il costruttore deve fornire al committente almeno i seguenti dati:
– Efficienza di abbattimento [%]
– Concentrazione di VOC al camino [mg/m3]
– Sistemi di controllo
GARANZIE
Nel contratto di acquisto o conferma d’ordine di un impianto di combustione, il costruttore deve fornire al Committente almeno le seguenti garanzie:
– garanzia di efficienza di abbattimento;
– garanzia del rispetto dei limiti alle emissioni in atmosfera.
CRITERI DI COLLAUDO
II collaudo di un impianto di abbattimento VOC è costituito dalla verifica della rispondenza dell’apparecchiatura allo scopo per il quale è stata progettata e costruita. Esso quindi si deve svolgere secondo passi procedurali e temporali (inizio e durata di svolgimento) specifici, contrattualmente definiti, e secondo le disposizioni di legge vigenti e comunque sempre in presenza delle parti contraenti o di loro rappresentanti all’uopo delegati (a meno di esplicita rinuncia di esse).
Il collaudo funzionale prevede la verifica delle prestazioni tecniche dell’impianto e la verifica analitica delle emissioni
CRITERI DI MANUTENZIONE E RIPRISTINO
BIBLIOGRAFIA – RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Sono riportate le principali disposizioni legislative, in vigore alla data di pubblicazione della presente norma, che possono risultare utili per l’utilizzatore. L’elenco non è da considerarsi esaustivo e, in ogni caso, i riferimenti legislativi da utilizzare sono quelli in vigore alla data del contratto tra committente e costruttore.
ULTERIORI RIFERIMENTI NORMATIVI
Sono riportati alcuni ulteriori riferimenti normativi relativi alle misure alle emissioni.