E’ in revisione la norma EN 15187 sulla valutazione della resistenza alla luce sui mobili: cambia la durata del test.
Claudio Caon – CATAS
La procedura normativa richiede che tutte le norme europee debbano essere revisionate dopo un periodo di almeno cinque anni. Così, assieme ad altri metodi dei quali vi daremo aggiornamenti in seguito, ora è la volta della prova che viene definita da alcuni “Xenotest”, ovvero resistenza alla luce delle superfici dei mobili.
Senza entrare troppo nella metodologia operativa, per la quale vi rimandiamo alla lettura del testo integrale della norma EN 15187, vogliamo in questa sede solamente dare notizia di un prossimo importante cambiamento, legato alla durata del test.
Per molti anni l’esposizione dei campioni all’interno dello strumento (Xenotester) è stata definita in termini di tempo, 20 ore per l’esattezza. Questo essenzialmente per fornire sul rapporto di prova una chiara e semplice indicazione della dose di a cui è stato sottoposto il campione attraverso un’unità di tempo.
In realtà queste 20 ore sono il tempo necessario a far cambiare di colore la matassina di lana blu n.6 e questo cambiamento deve essere pari al contrasto dell’indice 4 della scala dei grigi.
La norma in vigore dal 2007 prescrive che il viraggio della matassina n.6 può essere misurato in due modi. Il primo sistema è attraverso un confronto visivo, il secondo, in alternativa, mediante lettura strumentale del colore. Purtroppo, il fatto di lasciare libertà di usare sia il metodo visivo sia quello strumentale, ha portato ad alcune differenze di interpretazione sul tempo di esposizione, e conseguentemente sul risultato finale del test.
La commissione tecnica europea del CEN TC207/WG7 che si occupa di revisionare il documento, ha pertanto deciso che in futuro la durata dell’esposizione non sarà più legata al viraggio della matassina dei blu, ma dovrà essere basata sulla dose di luce a cui deve essere esposto il campione, misurata mediante un radiometro e venendo espressa in mega Joule per metro quadrato (MJ/m2).
Per queste ragioni il Catas intende adottare fin da subito questo nuovo criterio necessario per potersi adeguare alla nuova versione della norma EN 15187, lasciando comunque in questa fase intermedia la possibilità di richiedere la prova con le due opzioni ovvero, con le 20 ore di esposizione tradizionali, oppure sulla base dell’irraggiamento.