La certificazione ambientale, che ha coinvolto anche i processi di verniciatura, è stata raggiunta dopo un anno di intensa attività di ricerca, studio e applicazione delle nostre conoscenze
GIANLUCA CHERUBINO
PREMESSA
Si definisce “ambiente” il complesso delle condizioni esterne all’organismo in cui si svolge la vita vegetale ed animale. In sintesi si tratta di un bene prezioso, da salvaguardare soprattutto in un’epoca di consumismo sfrenato, teso più verso il vantaggio economico immediato, che verso il pagamento del giusto prezzo per la conservazione e il miglioramento di un bene di proprietà di chiunque, in mano a chiunque, ma che non tutti trattano con il rispetto dovuto. Nella tradizione Selva di “far bene le cose” l’azienda veneta ha puntato anche sul “produrre bene rispettando l’ambiente”, applicando le tecnologie e la cultura ormai assimilata dai sistemi qualità. Il rispetto dell’ambiente è stato preso come valore a partire dalla progettazione, dall’uso di materie prime il più possibile “ecocompatibili”, fino allo sviluppo e riqualificazione delle risorse umane. A volte bisogna “insegnare” a rispettare l’ambiente, perchè non sempre risulta essere una cosa facile a livello teorico e contemporaneamente anche a livello pratico. Partendo da un’impostazione aziendale collaudata negli anni, quella della responsabilizzazione delle persone, e da una maturata coscienza ambientale, Selva ha formalizzato un sistema di gestione dell’ambiente che permette di tenere sotto controllo ogni aspetto, senza perdere nulla di quello che si fa, senza lasciare decisioni al caso o alla presenza della persona “giusta”. Siamo perciò giunti felicemente alla certificazione UNI EN ISO 14001. Cosa significa per noi avere la certificazione ambientale? Non è un impegno a produrre con minori costi, gettando fumo negli occhi dei nostri possibili clienti, ma a difendere in maniera attiva un tesoro di inestimabile valore da molti sottovalutato, per noi forza di un mondo che prosegue, che vive quasi fosse una persona in carne ed ossa, ma che può invecchiare più o meno bene in funzione dei nostri gesti quotidiani, delle nostre decisioni. Vogliamo impegnarci a lasciare ai posteri un mondo migliore, dove le future generazioni possano vivere e crescere tranquille, educate al rispetto dell’ambiente come valore fondamentale!
IL PERCORSO
La certificazione ambientale è stata raggiunta dopo un anno di intensa attività di ricerca, studio, applicazione con metodo delle nostre conoscenze. Abbiamo portato fino in fondo la nostra decisione superando tutti gli ostacoli che si sono presentati, tecnici e di processo. Abbiamo creato un sistema come vuole la normativa e abbiamo superato anche l’ostacolo del dubbio: a metà del cammino ci siamo chiesti se eravamo veramente pronti come pensavamo, se eravamo veramente convinti come il primo giorno in cui ci siamo buttati in questa avventura o se forse era meglio rimandare. Non è facile prendere certe decisioni, soprattutto per una ditta come la nostra dove siamo abituati a fare le cose come si deve, oppure a non farle. Siamo partiti, spinti dalla direzione aziendale, per ricercare e quantificare gli aspetti ambientali del nostro stabilimento di Isola Rizza, situato al centro della provincia di Verona. Abbiamo fotografato il nostro sito realizzando così un punto zero da cui partire per i nostri programmi di miglioramento dell’ambiente circostante. Ci troviamo in una zona industriale in continua espansione, accanto ad una grossa arteria stradale che ci permette il raggiungimento veloce e funzionale di tutte le principali vie di collegamento. La nostra attività si caratterizza per la produzione a livello industriale di mobili in legno in stile classico, con l’ausilio continuo dell’antica tradizione artigiana: connubio difficile da mantenere, ma fulcro del nostro successo. Nel nostro stabilimento arrivano i mobili grezzi, che poi vengono stoccati a magazzino e inviati al processo di verniciatura (realizzato per un 30 % all’interno, mentre il resto viene effettuato da artigiani esterni), quindi spediti.
ECO-CERTIFICAZIONE E VERNICIATURA
Verniciamo il mobile con prodotti contenenti sostanze tossiche per l’uomo e per l’ambiente, ma ci siamo impegnati con successo a spostare le categorie dei solventi dalla I e Il classe (le più pericolose) verso quelle di III, IV e V, mantenendo intatta la nostra qualità di prodotto. Non abbiamo deciso di fermarci qui. Consapevoli di dover sempre migliorare, abbiamo preso coscienza di una realtà che per noi sarà il futuro prossimo: passare da vernici a solvente a vernici con base acquosa, nettamente meno pericolose per l’uomo e meno inquinanti per l’ambiente (circa il 99% in meno): ne stiamo studiando le caratteristiche tecniche ed estetiche, per valutarne l’introduzione nel processo produttivo ed essere così sicuri di ottenere un buon prodotto. Nel frattempo per danneggiare meno aria e acqua, stiamo realizzando sistemi di cattura degli inquinanti: filtri per polveri, sistemi di disturbo, tutto ciò facendo attenzione a non migliorare da una parte e peggiorare dall’altra. Le acque di lucidatura una volta venivano mandate in discarica autorizzata con la frequenza di una cisterna ogni 15 giorni: ora siamo in grado con il nostro sistema di riutilizzare il più possibile l’acqua con minori consumi e inviarla in discarica una volta ogni 6 mesi (quindi con minori costi di gestione e smaltimento)! Il problema di gestire l’ambiente è soprattutto uno: dover lavorare a 360 gradi su tutto il processo produttivo. Già 5 anni fa abbiamo deciso di non usare legni esotici, di avere bassa emissione di formaldeide, arrivando infine ad usare imballaggi in cartone riciclabili al 100%. Siamo partiti cioè dalla materia prima e siamo finiti a considerare l’ultimo dei materiali ausiliari: ultimo per ingresso nel ciclo produttivo, ma non per questo meno importante. Abbiamo anche deciso di effettuare la raccolta differenziata dei nostri rifiuti non solo dal processo produttivo, ma anche dalla consumazione di snack e bevande dei distributori automatici interni all’azienda, insegnando così ai nostri collaboratori l’importanza della separazione dei rifiuti. Abbiamo anche valutato che c’è la possibilità in alcuni casi eccezionali di distrazione o inefficienza di impianti, di contaminare il suolo, per cui abbiamo realizzato procedure di emergenza e sistemi di contenimento dei possibili sversamenti: saIvaguardiamo l’integrità del nostro sottosuolo, delle relative falde ed evitiamo così il rischio di multe salate e di spesa per la bonifica dell’inquinamento creato. Con la provincia di Verona siamo riusciti ad instaurare un rapporto di comunicazione che va ben oltre il classico “comando e controllo”; con l’impegno da parte nostra (definito “proattivo”) di fornire costanti informazioni si è creato un rapporto di fiducia e comunicazione costante. Confronto tra aziende certificate ISO14000 e EMA Sin Europa (aprile ‘99). Fonte: ANPA In generale abbiamo puntato molto sull’organizzazione ordinata di tutto quello che riguarda l’ambiente per evitare così quegli incidenti di percorso che a volte sono stupidaggini senza valore, ma nella maggior parte dei casi implicano dei costi molto elevati.
CERTIFICAZIONE NAZIONE EMAS ISO 14000
Non contenti, abbiamo deciso che un’azienda come la nostra, costituita |
Spagna |
30 |
175 |
da uno stabilimento produttivo in Isola Rizza e da uno stabilimento a |
Regno Unito |
69 |
800 |
Non contenti, abbiamo deciso che un’azienda come la nostra, costituita |
Spagna |
30 |
175 |
da uno stabilimento produttivo in Isola Rizza e da uno stabilimento a |
Regno Unito |
69 |
800 |
Svezia 133 516
Bolzano, non potesse certificare il rispetto dell’ambiente solo del primo. Abbiamo ripetuto il lavoro svolto e, data la minore rilevanza ambientale del sito di Bolzano, siamo riusciti ad applicare in breve tempo tutte quelle idee e procedure che erano state stabilite per Isola Rizza.
messo in ordine il nostro lavoro per l’ambiente, limitando sprechi inu- |
Danimarca |
97 |
350 |
tili, razionalizzando le risorse econcentrando lespeseladdove era più neces- |
Belgio |
9 |
130 |
messo in ordine il nostro lavoro per l’ambiente, limitando sprechi inu- |
Danimarca |
97 |
350 |
tili, razionalizzando le risorse econcentrando lespeseladdove era più neces- |
Belgio |
9 |
130 |
Siamo finalmente giunti alla meta, con il risultato vantaggioso di aver Olanda Norvegia Italia Irlanda Germania Francia Finlandia 22 48 14 6 1603 32 18 360 72 120 82 1300 238 160
sario.
Austria 158 200
LE DIFFERENZE TRA ISO 14000 E EMAS (Fonte Anpa)
Riconoscimento solo a livello della Ue
Partecipazione limitata ad alcuni settori industriali. (Nell’Emas II invece è stata estesa a tutti i settori produttivi)
La registrazione è riferibile al solo sito industriale (Nell’Emas II si fa riferimento all’organizzazione)
Norma istituzionale Ue
Obbliga l’impresa alla dichiarazione ambientale
Obbliga al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali
Richiede che siano rispettate tutte le leggi e norme ambientali per il sito
Frequenza delle visite del verificatore accreditato in funzione della complessità dell’impresa (massimo 3 anni)
ISO 14000
Riconoscimento a livello internazionale
Aper ta a tutte le attività manifatturiere e di servizio
La certificazione è riferita all’impresa nella sua complessità
Norma risultante da accordi privati tra imprese
Non rende obbligatoria la comunicazione dei dati ambientali al pubblico
Obbliga al miglioramento continuo del sistema di gestione ambientale
Richiede che vi sia un impegno al rispetto delle leggi e delle norme ambientali applicabili all’impresa
Frequenza delle visite dell’organismo di certificazione: annuale