Un metodo Unichim stabilisce le linee guida per la stesura delle schede tecniche, un documento fondamentale per conoscere le vernici. Si tratta di uno strumento che fornisce al potenziale acquirente l’immagine di un’azienda con un solido patrimonio tecnico, e soprattutto con la chiara volontà di essere precisa nelle comunicazioni verso gli utilizzatori di vernici
A CURA DELLA REDAZIONE
VERIFICARE LE PRESTAZIONI
Tre sono i documenti, che dichiarano, o che citano, le prestazioni di un PV e i suoi aspetti tossicologici:
– la scheda tecnica
– la specifica tecnica
– la scheda di sicurezza.
La scheda di sicurezza è ormai diventato uno strumento di lavoro conosciuto dagli operatori del nostro settore, che possono confrontare facilmente le caratteristiche dei prodotti, grazie al fatto che tutte le schede sono realizzate in modo analogo, suddivise in 16 punti definiti da precise norme legislative. Ben diverso è il discorso per le schede tecniche e le specifiche tecniche, la cui struttura non è regolata da nessuna legge, per cui finora tutti hanno potuto farle a modo proprio, rendendo molto difficile, se non impossibile, il confronto delle prestazioni tecniche dei prodotti vernicianti. Eppure si tratta di un documento molto importante, che comunica all’utilizzatore le informazioni necessarie e utili per la scelta del prodotto, per la sua corretta applicazione e per il suo impiego. La sua emissione spetta al produttore, che deve comunicare per iscritto all’acquirente tutte le caratteristiche del prodotto che acquista, assicurandone la validità. Questo obbligo non è sancito dalle leggi, ma è una regola fondamentale del corretto comportamento commerciale, oltreché delle norme sulla gestione delle qualità (le ISO 9000). La scheda in genere è a stampa per i prodotti cosiddetti “standard” destinati a numerosi clienti, o personalizzata e fotocopiata per i prodotti a richiesta, destinati ad un numero limitato di utilizzatori. È sempre comunque su carta intestata del produttore.
LA SCHEDA TECNICA NORMALIZZATA
Il Metodo Unichim 1633 (Linee guida per la stesura di schede tecniche), consente agli utilizzatori di ottenere, su esplicita richiesta, un prezioso strumento di identificazione e di scelta dei prodotti che vengono acquistati. Tra le indicazioni principali previste dal Metodo Unichim, segnaliamo ad esempio che, nel caso di prodotti a due o più componenti, deve essere emessa una scheda per ognuno dei componenti: su quella del componente principale devono essere riportate anche le caratteristiche del prodotto ottenuto per miscela dei componenti.
In generale la scheda tecnica riporta (vedi figura 1):
– il codice, il nome commerciale (molto importante quando si emette l’ordine per la fornitura) e il tipo di prodotto;
– il campo o i campi di impiego;
– le caratteristiche del prodotto liquido in barattolo (viscosità, peso specifico, residuo secco);
– le modalità di preparazione del prodotto per l’applicazione (per ogni metodo di applicazione, se il prodotto può essere applicato con metodi diversi) e cioè tipo di diluente, quantità di diluente (per i prodotti a due o più componenti anche il rapporto di miscelazione), viscosità di applicazione;
– le modalità di applicazione e cioè metodo di applicazione, quantità da applicare, tempo (ed eventualmente temperatura) di essiccazione, resa o consumo per ottenere un buon potere coprente e/o protettivo;
– il tipo di supporto e la sua preparazione (viene indirettamente sconsigliata l’applicazione su supporti diversi da quello consigliato, a meno di interpellare il produttore e riceverne parere positivo, oppure di eseguire prove preliminari; in quest’ultimo caso però ogni responsabilità per la validità del risultato ottenuto è a carico dell’utilizzatore);
– le prestazioni del film secco applicato (aderenza sul supporto, grado di brillantezza, flessibilità, durezza, resistenza ai liquidi, resistenza all’esterno, eccetera);
– la descrizione del ciclo di verniciatura consigliato; nel caso di un prodotto di fondo, si deve specificare da quali prodotti di finitura potrà essere sovrapplicato; nel caso di un prodotto di finitura si indica se può essere applicato direttamente sul supporto consigliato o se deve essere preceduto da uno o più prodotti di fondo; per ognuno dei prodotti citati dovrà essere disponibile la relativa scheda tecnica
eventuali informazioni aggiuntive.
La scheda tecnica è il documento con il quale un’azienda presenta i suoi prodotti al mercato. Ma, seppure involontariamente, presenta anche sé stessa: infatti la scheda tecnica rivela qual è il livello tecnologico del fornitore, qual è la sua tendenza a indicare con precisione le prestazioni del prodotto che offre, o al contrario, a rifugiarsi in espressioni generiche, di stampo pubblicitario più che tecnico.
LA SPECIFICA TECNICA NORMALIZZATA
La specifica tecnica è un documento che prescrive quali requisiti devono essere soddisfatti da un prodotto verniciante o da un ciclo di verniciatura. Può essere concordata fra le parti interessate (produttore, applicatore, committente); in genere è emessa da una delle parti interessate ed accettata dalle altre. In assenza di obiezioni scritte l’accettazione è tacita, quando un committente invia un ordine di acquisto, o quando un produttore effettua la fornitura, o quando un applicatore accetta di eseguire il lavoro. Le caratteristiche elencate sono di solito poche: sono scelte in modo da assicurare che, se ne vengono rispettati i valori richiesti, la qualità del prodotto o della verniciatura è tale da assicurare una soddisfacente prestazione. Il mancato rispetto di una specifica accettata dalle parti può comportare la non accettazione della fornitura, oppure il rifacimento totale o parziale di una verniciatura, o il pagamento di una penalità in una forma da concordare. Data la chiarezza dei termini esposti, la verifica della conformità è rapida e soprattutto incontrovertibile, senza dare origine ad un contenzioso sempre dannoso per entrambe le parti in causa. Il nuovo Metodo Unichim 1634 (Linee guida per la stesura di specifiche tecniche), consente agli utilizzatori di acquistare i prodotti vernicianti precisando quali devono essere le caratteristiche del prodotto richiesto, senza lasciare spazi a interpretazioni soggettive. La specifica tecnica redatta secondo il Metodo Unichim è un documento che per un determinato prodotto elenca un certo numero di caratteristiche, e per ogni caratteristica riporta (vedi figura 2):
il metodo per la sua misura (può essere una norma, oppure un metodo interno)
l’unità di misura da utilizzare (quando una caratteristica non è misurabile, ma solo valutabile soggettivamente, si indica “qualitativo”, abbreviato in “qual”)
il valore accettabile, con la relativa tolleranza.
La specifica è di solito emessa da un committente, per precisare il tipo di prodotto che desidera acquistare, quali controlli effettuerà al ricevimento del prodotto, oppure di quali controlli deve ricevere copia del bollettino di collaudo, se effettuato da altro laboratorio. Può anche essere emessa da un produttore, per indicare quali caratteristiche vengono correntemente collaudate su ogni fornitura e per le quali fornisce assicurazione di qualità.
La specifica può riguardare il ciclo di verniciatura. In tal caso prescrive, per esempio, come deve essere trattato il supporto, il tipo di prodotto da applicare, lo spessore di ogni prodotto, qualche misura significativa da eseguire sul film applicato, come per esempio la durezza o la resistenza al metiletil-chetone. È ovvio che oggetto di una contestazione fondata può anche essere l’insoddisfacente prestazione di una caratteristica non citata dalla specifica, la cui qualità non sia quella che è logico aspettarsi secondo la comune buona pratica. Può essere il caso, per esempio, della presenza di impurezze in un prodotto, o di una verniciatura che si stacca o che cambia sensibilmente di colore o di brillantezza poco tempo dopo la messa in esercizio. La misura di una caratteristica può essere effettuata in qualsiasi laboratorio, ma in caso di contestazione solo quelle eseguite in laboratori esterni indipendenti hanno valore ufficiale. In tutti i casi in cui il metodo di misura non sia stato precisato, si ricorre alle norme ufficiali, dando la preferenza a quelle europee, passando, in assenza della norma necessaria, successivamente a quelle UNI, a quelle ISO e a quelle nazionali di Paesi esteri. La specifica tecnica è spesso confusa con il “capitolato”. Si tratta di due documenti diversi: un capitolato è un documento prevalentemente commerciale, che precisa le modalità di una fornitura, come il tipo di contenitore, i tempi di consegna, la penalità per i ritardi, il tipo degli imballi, la facoltà e le modalità di ispezione da parte del committente e simili. Occasionalmente un capitolato può includere, in uno dei suoi capitoli, anche la specifica tecnica La specifica è un documento necessario per la certificazione del Sistema di Gestione della Qualità secondo le norme serie ISO 9000. Una specifica è infine la parte essenziale di una garanzia: indica che cosa si garantisce e con quali limiti di tolleranza.
Prodotto
Smalto brillante per superfici metalliche all’interno e all’esterno
Codice del prodotto : 01.123
Tipo di prodotto : Smalto all’acqua essiccante ad aria
Campo d’impiego: Protezione e decorazione di superfici metalliche all’interno e all’esterno
Caratteristiche del prodotto liquido :
Viscosità (tempo di efflusso; coppa ISO n° 5) UNI EN ISO 2431 s 70 ± 10 Peso specifico UNI 8910 g/L 1325 ± 25
Residuo secco in volume UNI 8911 % 37,0 ± 0,5
Modalità di preparazione del prodotto per l’applicazione : Diluente: acqua di rete, con durezza non superiore a 35° francesi Quantità di diluente: % 10 – 15
Viscosità di applicazione (tempo di efflusso
alla coppa ISO n° 3 UNI EN ISO 2431 s 50 –60
Modalità di applicazione
A spruzzo, a temperatura compresa fra 15 e 30 °C e umidità relativa compresa fra 40 e 70 % Pressione di spruzzo: 2,2 – 2,4 bar; diametro dell’ugello 1,5 mm
Quantità da applicare: 100 ml/m2, pari a 132 g/m2
Essiccazione in profondità: 48 h a 23 ± 2 °C e 50 ± 5 % di umidità relativa Resa teorica: 9,25 m2/L, pari a 7,0 m2/kg
Supporto: acciaio esente da oli, grassi, ruggine
Prestazioni del film secco (*)
Aderenza UNI EN ISO 2409 scala ISO 1 max
Resistenza alla piegatura su mandrino cilindrico di 4 mm UNI EN ISO 1519 qual passa
Resistenza all’imbutitura UNI EN ISO 1520 mm 4 min
Resistenza all’urto diretto (1 kg da 40 cm) UNI 8901 qual passa
Brillantezza UNI EN ISO 2813 gradi 80 min
Durezza alla matita ISO 15184 qual 2 H
Resistenza all’invecchiamento accelerato (**) UNI EN ISO 11341 Ciclo A (240 h) Calo di brillantezza UNI EN ISO 2813 % 30 max
Variazione di colore UNI 8941 DeltaE 1,0 max
Brillantezza UNI EN ISO 2813 gradi 80/85 Resistenza alla piegatura su mandrino cilindrico di 4 mm UNI EN ISO 1519 qual passa
Sistema di verniciatura consigliato
Su acciaio esente da polveri, oli, grassi, ruggine; uno strato di antiruggine all’acqua 02.456; spessore 35 mm minimo; essiccazione: 24 h a 23 ± 2 °C e 50 ± 5 % di umidità relativa
Altre informazioni
Contenuto in composti organici volatili: inferiore all’8 % in peso VI
Non sono stati utilizzati composti a base di Pb, Cd, Cr, Hg,As
Note
(*) tutte le prove devono essere eseguite dopo aver condizionato i provini per 15 d a 23 ± 2 °C e 50 ± 5 % di umidità relativa
(**) per lo smalto applicato su antiruggine 02.456.
Data di emissione o di revisione: gennaio 2002
Preparazione dei provini: usare provini di acciaio, di dimensioni di 50 x 100 mm circa, esenti da ruggine; sgrassati e puliti con cura; applicare a spruzzo lo smalto diluito con il 10 – 15 % di acqua di rete, con durezza non superiore a 35° francesi; essiccarli per 24 h a 23 ± 2 °C e 50 ± 5 % di umidità relativa e condizionarli per 7 d a 60 °C, quindi per 24 h a 23 ± 2 °C e 50 ± 5 % di umidità relativa. Per la misura della brillantezza utilizzare il provino descritto dalla norma; applicare lo smalto con uno stendifilm manuale o meccanico; essiccare e condizionare come per i provini di acciaio. Lo spessore del film secco, dopo il condizionamento, deve essere 45 ± 5 mm.
Data di emissione o di revisione: gg/mm/aa