autorizzazione unica ambientale vernici

Le semplificazioni lombarde

La Regione Lombardia, con la DGR 7570, ha chiarito i criteri per distinguere le modifiche non sostanziali da quelle sostanziali di impianti in materia di emissioni in atmosfera

Riportiamo la trascrizione autorizzata del dialogo telefonico tra un imprenditore impegnato e un direttore non ancora rassegnato

Egregio direttore, sono sconfortato. Solo ieri abbiamo parlato delle modifiche della parte quinta del Testo Unico Ambientale e oggi ce n’è un’altra: scopro che ci sono anche “gli indirizzi della Regione Lombardia”. Ma questi funzionari e politici dello Stato e delle Regioni non hanno niente da fare? Saranno mica le elezioni che hanno scatenato tanto preoccupante attivismo?
Egregio imprenditore, effettivamente la Regione Lombardia ha approvato gli “Indirizzi di semplificazione per le modifiche di impianti in materia di emissioni in atmosfera, ai sensi della parte quinta del D. Lgs. 152/2006”, propriamente con DGR 7570 del 18 dicembre 2017 (Bollettino Ufficiale del 21 dicembre 2017). Quanto alle elezioni, credo non c’entrino per niente. La revisione del Testo Unico Ambientale era legata temporalmente alla necessità di recepire la Direttiva sui medi impianti di combustione (termine ultimo 19 dicembre 2017); la delibera regionale sulle semplificazioni era in pronta per la pubblicazione da diverso tempo, tuttavia i funzionari regionali hanno giustamente preferito attendere le modifiche della legge nazionale, prima di uscire con il provvedimento lombardo (almeno per ora, le direttive regionali sono infatti sotto-ordinate rispetto alle disposizioni legislative nazionali).

Mi scusi direttore, ma lei è sempre un po’ troppo prolisso e non arriva al dunque (senza offesa). Sa invece cosa mi preoccupa? Il titolo della delibera lombarda: tutte le volte che qualche norma parla di semplificazioni…a me tremano i polsi. Con tutte le semplificazioni che Stato ed Enti locali hanno introdotto dovremmo pensare solo a lavorare, invece perdiamo un sacco di giorni all’anno per adempimenti formali; poi gli economisti (soloni) ci parlano di produttività! Ma lasa perd!!!
Comunque, arriviamo al dunque:  cosa sono queste semplificazioni?
Lei, che ha già avuto modo di conoscere la parte quinta del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006 recentemente modificato e integrato nella parte quinta, quella che si occupa di emissioni in atmosfera), mi insegna che stabilimenti e impianti devono ottenere autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, che tali autorizzazioni hanno carattere preventivo e che devono essere richieste per stabilimenti / impianti nuovi, da trasferirsi o per i quali siano previste modifiche di carattere sostanziale, rispetto alla situazione autorizzativa precedente.

Ecco, qui casca l’asino. A parte il fatto che le autorizzazioni sembrano spesso scritte da marziani, non da umani, e che si fa fatica a capirle: ma chi stabilisce se le modifiche siano sostanziali o no? E che vantaggi e svantaggi ho se le modifiche che devo realizzare sono sostanziali o meno? Prevedo già un contenzioso infinito e, ahimè, bastonate finali al povero imprenditore (però comminate in punta di diritto).
In qualche modo ha colto il punto. Le recenti indicazioni della Regione Lombardia definiscono i criteri per poter stabilire se una modifica in progetto sia di carattere sostanziale o non sostanziale. In verità disposizioni analoghe erano già presenti nella Circolare 1AMB/2007 (che a sua volta sostituiva la Circolare 1AMB/1993); ora, dopo due lustri, la Regione Lombardia aggiorna i criteri per stabilire il carattere di sostanzialità delle modifiche, allineandole a nuove disposizione legislative e facendo tesoro di quanto emerso dall’applicazione della Circolare 1AMB/2007.

Egregio direttore, lo sappiamo che lei oltre a dottore è anche dotto ma, per cortesia, non mi faccia la storia delle circolari lombarde a partire dal secolo scorso, non se ne sente l’esigenza. Piuttosto, non mi ha ancora spiegato i vantaggi (se ci sono) delle nuove semplificazioni.

Innanzitutto si fa chiarezza: vengono individuati precisi criteri per distinguere le modifiche non sostanziali da quelle sostanziali, rimediando alle definizioni piuttosto vaghe della normativa nazionale. Vengono inoltre definite le procedure autorizzative e le modalità di trasmissione delle comunicazioni inerenti le modifiche non sostanziali.

Si fermi per cortesia, la sua chiarezza mi ha già mandato in confusione. Possibile che anche lei si esprima come una delibera regionale?
Cercherò di essere più chiaro. Le modifiche sostanziali comportano una nuova domanda di autorizzazione delle emissioni, a sua volta compresa in un procedimento AUA (Autorizzazione Unica Ambientale), un procedimento che coinvolge anche scarichi idrici, rumore e, in qualche caso, rifiuti. L’istruttoria da parte dell’autorità competente (Città Metropolitana o Provincia) dura non meno di 120 giorni (ma in genere anche più) e, oltre a tutto, è richiesto il pagamento dei cosiddetti oneri di autorizzazione; le ricordo che la modifica è subordinata al preventivo rilascio dell’autorizzazione, pena sanzioni.
Una modifica non sostanziale, invece, prevede un periodo di 60 giorni, trascorsi i quali, in assenza di un esplicito diniego da parte dell’autorità compente, si è legittimati a realizzare la modifica stessa; inoltre, almeno in Lombardia, la modifica non sostanziale di un’autorizzazione unica ambientale (AUA) non prevede oneri.

Apprezzo lo sforzo, caro direttore, è riuscito ad esprimersi utilizzando poco il “deliberese” ma, mi scusi la franchezza, se si applica può fare di meglio. Possiamo ora analizzare qualche caso specifico: io, ad esempio, vorrei spostare un impianto e il relativo camino; con l’occasione potenzierei il ventilatore (migliorando così le condizioni dell’ambiente di lavoro) e, a Dio piacendo, vorrei anche aumentare la quantità delle materie prime, sperando che la ripresa economica duri e che la produzione continui a crescere. Cosa mi può dire di queste modifiche?
Stavolta sono io a fermarla, egregio imprenditore. Le ricordo che faccio il giornalista, non il consulente. Tuttavia ho in mente di organizzare un seminario per la presentazione dei nuovi indirizzi della Regione Lombardia. Lei, se potrà abbandonare l’intensa attività quotidiana, riceverà tutte le informazioni utili a distinguere il carattere di sostanzialità delle modifiche e potrà sfruttare al meglio le semplificazioni recentemente introdotte da Regione Lombardia. L’aspetto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *