Serramenti difetti sfogliatura

In vari paesi europei esistono normative che stabiliscono procedurediprovaecriteridimisurazioneacuifareriferimento per definire i requisiti minimi di un ciclo di verniciatura per serramenti e verificarne l’idoneità ad un determinato impiego. Proseguiamo la panoramica pubblicando la scheda tecnica VFF HO.06-1 sulle specie legnose per la produzione di infissi.

A cura della Redazione

ALLEGATO 1: ILLUSTRAZIONE DEI CRITERI ADOTTATI ( TABELLA PUBBLICATA SU PVL 129)

Colonna 1: Specie legnosa

Riporta il nome botanico (genere e specie) e i nomi con cui la specie legnosa o i gruppi di legni vengono commercializzati, in generale in conformità con le denominazioni utilizzate dalla norma EN 13556 indicate tra parentesi. L’abbreviazione spp. (“species pluralis”) indica che nei relativi assortimenti offerti sono o possono essere inclusi legni appartenenti a più specie.

Colonna 2: Sigla EN 13556

Le sigle qui riportate provengono in vasta misura dalla norma EN 13556 (edizione 2003).

Colonna 3: Aree di crescita

Sono riportate informazioni sulla provenienza geografica della relativa specie legnosa o dei gruppi di specie, incluse le regioni in cui la specie non è autoctona ma è stata importata successivamente. Esempio: la specie robinia è originaria solo dell’America del Nord, ma assortimenti economicamente sfruttabili provengono soprattutto da riforestazioni su vasta scala in alcuni paesi dell’Europa sudorientale, ad es. Ungheria, Romania, ecc.

Colonna 4: Tonalità di colore

Breve descrizione (soggettiva) del colore del legno tipico per l’assortimento, in alcuni casi distinto per durame e alburno per quei tipi di legno per i quali deve essere fatta attenzione a partite contenenti alburni oppure lo sfruttamento economico del legno rende indispensabile la lavorazione di alburno e durame (ad es. nel caso del pino).

Colonna 5: Caratteristiche tipiche del legno

Sono riportate informazioni sulle caratteristiche del legno della relativa specie che possono influenzare le lavorazioni primarie (segatura, essicazione, ecc.), secondarie (piallatura, fresatura, foratura, levigatura, ecc.), altri trattamenti e lavorazioni, incollaggio e verniciatura nonché il comportamento nel lungo periodo dei manufatti finiti, in modo da costituire un aiuto a progettisti e produttori nella scelta del legno da utilizzare per determinati fini.

Colonna 6: Stabilità dimensionale

Questo termine non indica una grandezza concretamente misurabile, bensì descrive in maniera sommaria il comportamento di strutture in legno in riferimento alle dimensioni e alla forma in condizioni climatiche variabili. La stabilità dimensionale è influenzata sia da fattori legati al tipo di legno utilizzato sia da fattori esterni (dimensionamento, tipo di taglio, trattamenti superficiali, ecc.) I fattori legati alla specie legnosa sono i seguenti:
L’entità del rigonfiamento e del ritiro all’aumento e alla diminuzione dell’umidità del legno. Come valore caratteristico di questa proprietà, è particolarmente indicato il rigonfiamento differenziale “q”, che indica la variazione percentuale delle dimensioni ad una variazione di 1% dell’umidità del legno. Il valore q consente di calcolare approssimativamente la variazione dimensionale per un aumento o una diminuzione del contenuto di umidità nel legno compresi tra 5% e 20%.
Anisotropia da rigonfiamento e contrazione, ovvero il rapporto tra l’entità del rigonfiamento o del ritiro tangenziale e quello radiale. Maggiore è l’anisotropia, più forti sono le distorsioni della sezione del legno che si possono verificare.
Differenze tra le fibre, che si presentano spesso in modo naturale in legni a crescita irregolare. Dato che il legno si ritira e rigonfia dieci volte di più trasversalmente alla fibra che parallelamente ad essa, questa differenza influenza necessariamente la stabilità dimensionale.

Colonna 7: Velocità di compensazione dell’umidità

La velocità con cui l’umidità del legno si adegua a quella dell’ambiente circostante. La capacità del legno di assorbire umidità influenza notevolmente la sua vita utile in impieghi senza contatto con il terreno. Più lento è lo scambio di umidità del legno con l’ambiente, minori sono le deformazioni a cui è soggetto (vedi stabilità dimensionale) e minore è il pericolo che l’umidità raggiunga livelli maggiori del 20% creando un ambiente vantaggioso per lo sviluppo dei funghi cariogeni (cfr. Scheda tecnica HO.011).

Colonna 8: Durabilità naturale (vedi anche paragrafo 3.2)

Il dato si riferisce al durame della specie legnosa. L’alburno di quasi tutti i legni appartiene alla classe di durabilità 5 (vedi paragrafo 3.2). La classificazione avviene in generale secondo la norma DIN EN 350-2, ma in alcuni casi vengono effettuate classificazioni diverse basate su ricerche scientifiche (indicate in tabella).

Colonna 9: Intervallo di densità apparente

Per ogni tipo di legno o gruppi di specie legnose è indicata la densità apparente media nota e i limiti superiore e inferiore entro i quali ricadono più o meno i 2/3 di tutti i valori di densità apparente rilevati in pratica (ad un’umidità del legno pari a 13 ± 2 %). I casi in cui il limite inferiore così determinato sia più basso di quello della raccomandazione tecnica riportata al paragrafo 3.1 sono evidenziati in grassetto.

Colonna 10: Conducibilità termica

La tabella riporta i valori nominali della conducibilità termica, espressa in W/mK, per le singole specie legnose secondo la norma EN ISO 10077-2, Allegato A.2. I dati in corsivo rappresentano valori orientativi, dato che queste specie non sono ancora incluse nell’Allegato A.2 della EN ISO 10077-2. Questi valori provengono da svariate fonti in letteratura, ad es. da “Informationsdienst Holz” (Servizio informazione legno), “Holzatlas” (Atlante del legno), “Eigenschaften und Kenngrößen von Holzarten” (Proprietà e valori caratteristici di specie legnose). Le conducibilità termiche dell’Allegato A.2 vengono utilizzate per il calcolo del coefficiente di trasmittanza termica Uf in W/(m2K) secondo la norma EN ISO 10077-2. La Linea guida ift WA-04/2 stabilisce un metodo semplificato per la determinazione della trasmittanza termica UW per gli infissi in legno.

Colonna 11: Idoneità del legno sotto forma di quadrotti lamellari per infissi

La valutazione riportata si basa su esperienze pratiche e in singoli casi su risultati di ricerche scientifiche e si riferisce sostanzialmente alla qualità dell’incollaggio del singolo tipo di legno esposto a sollecitazioni climatiche nel breve e nel lungo periodo, con l’inclusione dei criteri di resistenza meccanica, stabilità dimensionale, durabilità, lavorabilità, ecc. Se non sono disponibili valori di esperienza sufficienti per un determinato legno, deve essere fornita la dimostrazione del raggiungimento di una qualità sufficiente dell’incollaggio.

Colonna 12: Idoneità del legno massiccio per la produzione di infissi

La valutazione riportata si basa su esperienze pratiche e in singoli casi su risultati di ricerche scientifiche con l’inclusione dei criteri di resistenza meccanica, stabilità dimensionale, durabilità, lavorabilità, ecc.

Colonna 13: Osservazioni

Le osservazioni contengono altre particolarità del legno, denominazioni eventualmente incomplete (ad es. “mogano  …”), limitazioni dell’omologazione per l’impiego nella fabbricazione di infissi e indicazioni sui processi che consentono di compensare specifiche caratteristiche e particolarità di singoli tipi di legno (o gruppi di specie legnose) durante la lavorazione per poter utilizzare il legno nella produzione di elementi costruttivi a stabilità dimensionale. Nei casi in cui viene fatto riferimento alla protezione preservante del legno con mezzi chimici, consultare le relative indicazioni della Scheda tecnica HO.11.

ALLEGATO 2: BIBLIOGRAfIA

EN 152-1 Metodi di prova dei preservanti del legno. Metodo di laboratorio per determinare l’;efficacia preventiva di un trattamento di protezione del legno in opera contro l’;azzurramento. Parte 1: Applicazione con il metodo a pennello.
EN 335 Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno – Classi di utilizzo: definizioni, applicazione al legno massiccio e prodotti a base di legno
EN 350-2 Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno. Durabilità naturale del legno massiccio. Guida alla durabilità naturale e trattabilità di specie legnose scelte di importazione in Europa
EN 942 Legno in falegnameria. Classificazione generale della qualità del legno.
EN ISO 10077-2 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure – Calcolo della trasmittanza termica – Parte 2: Metodo numerico per i telai
EN 13307-1 Segati a misura e profili semilavorati di legno per impieghi non strutturali – Parte 1: Requisiti
EN 13556 Legno tondo e segati – Nomenclatura dei legnami utilizzati in Europa
EN 13830 Facciate continue – Norma di prodotto
EN 14220 Legno e materiali a base di legno in finestre esterne e in ante e telai di porte esterne – Requisiti e specifiche
EN 14351 Finestre e porte – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo
EN ISO 10456 Materiali e prodotti per edilizia – Proprietà igrometriche – Valori tabulati di progetto e procedimenti per la determinazione dei valori termici dichiarati e di progetto
ATV DIN 18355 Condizioni generali di contratto per prestazioni in edilizia – Lavori di falegnameria
DIN 68800-1 Protezione del legno – Parte 1_ Informazioni generali
D. Grosser, W. Teetz Einheimische Nutzhölzer, Loseblattsammlung, Informationsdienst Holz
Istituto Thünen per la ricerca sul legno di Amburgo (Germania): Rapporto di analisi in laboratorio sulla resistenza di meranti Shoirea spp., sez. rubroshorea “Assortimento 450plus – meranti rosso” contro funghi cariogeni (basidomiceti) (2013)
Linea guida ift HO-10/1 Profili massicci, lamellari e giuntati a dita per infissi in legno – Requisiti e prove Linea guida ift WA-04/2 Valori UW per infissi in legno (attualmente in corso di revisione)
Sell, Jürgen Eigenschaften und Kenngrößen von Holzarten, Baufachverlag Lignum, Gruppo di Lavoro Svizzero, 1997, 4a edizione
Scheda Tecnica VFF HM.01 Linea guida per infissi in legno-alluminio Scheda Tecnica VFF HM.02 Linea guida per facciate in legno-alluminio
Scheda Tecnica VFF HO.01 Classificazione di prodotti vernicianti per porte e finestre in legno Scheda Tecnica VFF HO.02 Scelta della qualità del legno per porte e finestre in legno
Scheda Tecnica VFF HO.03 Requisiti per sistemi di verniciatura per porte e finestre in legno
Scheda Tecnica VFF HO.06-2/A1 Specie legnose per la produzione di infissi – Parte 2: specie legnose per utilizzo in facciate e infissi di legno alluminio – Errata corrige
Scheda Tecnica VFF HO.06-3 Specie legnose per la produzione di infissi – Parte 3: specie legnose per l’arredamento interno come superfici decorative a vista per quadrotti in legno lamellare
Scheda Tecnica VFF HO.06-4 Specie legnose per la produzione di infissi – Parte 4: legni modificati Scheda Tecnica VFF HO.08 Misura per la protezione di infissi durante la fase di cantiere
Scheda Tecnica VFF HO.11 Protezione del legno per finestre, porte esterne, facciate e giardini d’inverno in legno e legno-alluminio
Wagenführ, Rudi Holzatlas, 6a edizione, Fachbuchverlag Leipzig presso l’editore Carl Hanser, Monaco di Baviera

ALLEGATO 3: CHECK-LIST PER LA NUOVA OMOLOGAZIONE E IL RINNOVO DI SPECIE LEGNOSE

La seguente Tabella A 1 fornisce una panoramica delle indicazioni relative alle proprietà e caratteristiche di una specie legnosa che possono essere necessarie per la sua valutazione ai fini dell’idoneità per la produzione di infissi. La richiesta di omologazione o di rinnovo di un’omologazione precedente di specie legnose nella Scheda tecnica HO.06-1 deve contenere informazioni possibilmente esaustive, nella misura in cui sono note e disponibili, in merito alle proprietà e caratteristiche elencate. Se determinate caratteristiche della specie (ad es. densità apparente, larghezza degli anelli o zone di crescita) si discostano dai requisiti riportati dai documenti di riferimento, per queste caratteristiche deve essere presentata una dimostrazione specifica dell’idoneità.

Caratteristica, proprietà Metodo di prova/riferimenti Indicazioni
 

Specie legnosa

 

EN 13556, VFF HO.06-1

Nome/i commerciale/i
Nome/i botanico/i
Sigla
 

Zona di provenienza

 

Provenienza geografica

Regione, ev . coltivazione in altre aree, ev. limitazione ad una sola zona di provenienza
Certificazione di sostenibilità FSC, MTCC, PEFC o equivalenti Numero del certificato, durata della validità (se disponibile)
Qualità del legno EN 942, EN 14220, VFF HO.02 Dimostrazione dell’idoneità/rapporto di prova
Percentuale di alburno (se rilevante)  

VFF HO.06-1

%
 

Colore

VFF HO.06-1, Informationsdienst Holz, Holzatlas, et al. Descrizione, differenza tra durame e alburno (se necessario), variazione del colore (ad. tendenza a scurire successivamente)
 

Densità apparente

 

EN 14220, VFF HO.06-1

Valore medio, intervallo (kg/m3) ad un umidità media del legno pari a u = 12%
Durabilità naturale EN 350 Classe
Resistenza all’azzurramento EN 152-1 Classe
 

Caratteristiche di rigonfiamento e ritiro

radiale %
tangenziale %
assiale %
 

Assorbimento capillare di acqua

radiale g/m2
tangenziale g/m2
assiale g/m2
Resistenza alla flessione N/mm2 (se conosciuta)
Modulo di elasticità alla flessione N/mm2 (se conosciuta)
Resistenza a compressione N/mm2 (se conosciuta)
Resistenza all’estrazione di viti N (se conosciuta)
 

Durezza superficiale

Durezza Janka (kN), se conosciuta, o
Durezza Brinell (N/mm2), se conosciuta
 

Indicazioni per la lavorazione

Ev. estrattivi che possono causare una maggiore usura degli utensili
Sviluppo di polvere
 

Compatibilità

Verniciatura: resine, estrattivi che possono inibire la verniciatura
Estrattivi o caratteristiche che possono influenzare accessori o componenti periferici, ad es. corrosione della ferramenta,

effetto su sigillanti (siliconi), guarnizioni, vetrocamera e relativa guarnizione

 

Conducibilità termica (valore λ)

EN ISO 10456 (W/mK), se conosciuto
 

EN ISO 10077-2

valori di partenza per il calcolo della trasmittanza termica Uf in W/m2K di un telaio/anta in legno
 

Riferimenti

Indicazioni sull’utilizzo in elementi a stabilità dimensionale, ad es. nella regione di origine, omologazione per la produzione di infissi in altri paesi, progetti di riferimento in cui il legno è già stato utilizzato con successo.

Tabella A 1 – Proprietà e caratteristiche di specie legnose per la produzione di infissi