I vari tipi di vernici richiedono soluzioni di levigatura differenti

APPLICAZIONI SU PROFILI VERNICIATI

Le differenti superfici di legno possono essere trattate con diversi tipi di vernici, dai quali dipende il tipo di levigatura da eseguire.

Tinte
Si tratta di vernici che permettono di trasformare l’aspetto del legno omogeneamente, mimetizzando cioè i suoi difetti e tutte le imperfezioni naturali dovute alla crescita, evidenziando i suoi effetti naturali di colore e riproducendo la specie legnosa desiderata, che richiedono una levigatura specifica.
Sia la tinteggiatura, sia la sbiancatura, effettuata per ragioni estetiche per ottenere una tonalità molto chiara del legno, colorano in trasparenza le venature, lasciando inalterato il disegno naturale.
Si tratta di prodotti che non fanno spessore e pertanto non vengono quasi mai levigati; si applicano normalmente a spruzzo, a rullo oppure a flowcoating.
Si potrà utilizzare per levigatura, in funzione della sagoma:
– una sola mola di durezza adeguata;
– un solo rullo a filamenti abrasivi.

Fondi
Sono vernici che hanno la caratteristica di fissare le tinte e di fare ancorare al supporto le mani successive dei vari prodotti vernicianti trasparenti e pigmentati, che determinano la chiusura parziale o totale dei pori del legno e che richiedono una levigatura specifica.
A seconda del poro richiesto (semiaperto oppure chiuso), si potranno usare per la levigatura i seguenti schemi di lavoro:
– una o due mole;
– una mola, un nastro, una mola;
– un nastro, due mole;
– due nastri, una mola.
Per profili, cornici, bordi ecc., la tecnica di levigatura cambia in funzione dei diversi tipi di fondo utilizzato.

Fondi alla nitrocellulosa trasparenti e pigmentati
I film di vernici applicate ed essiccato a poro aperto o chiuso, richiedono la levigatura con una mola, oppure con un nastro e due mole, senza alcuna difficoltà. A seconda delle mani di vernice di fondo applicate, si potranno usare nella levigatura una o due mole.

Fondi poliuretanici e acrilici trasparenti e pigmentati
I film di vernici essiccate a poro aperto o chiuso, richiedono la levigatura con una mola, oppure con un nastro e due mole. A seconda delle mani di fondo applicate si potrà usare il seguente schema di levigatura: mola + nastro + mola + mola.

Fondi poliesteri e poliesterini trasparenti e pigmentati di tipo Redox e UV
Il film applicato ed essiccato a poro chiuso, si lavora facilmente con due mole, oppure con una mola, un nastro e una mola, oppure con uno o due nastri e una mola. A seconda delle mani di poliesteri applicate, si potranno usare i seguenti schemi di levigatura:
– una o due mole;
– una mola + un nastro + una mola;
– uno o due nastri + una mola.

Fondi poliacrilici e acrilati trasparenti
Si tratta di fondi poliesteri insaturi trasparenti modificati con resine acriliche, oppure di resine poliuretaniche ed epossidiche modificate con resine acriliche in soluzioni di monomeri e oligomeri reattivi di tipo UV, che essiccano rapidamente mediante radiazioni ultraviolette, il cui film, a poro chiuso, indurisce con uno spessore sottile, con una pellicola dura sopra e uno strato leggermente più tenero sotto.
Si esegue una levigatura combinata con nastri (per la pellicola superficiale) e mole (per la finitura).
E’ necessaria molta attenzione nella regolazione della velocità dei nastri e prima della verniciatura è necessario levigare molto bene il grezzo.
Nelle applicazioni di più mani di fondo poliacrilico o acrilati trasparenti UV, è necessario prevedere delle levigature intermedie a mole, con almeno due mole per ogni posizione.
A seconda delle mani di fondo poliacrilico o di acrilati applicate, si potranno usare i seguenti schemi di levigatura:
• un nastro + due mole
• un nastro + una mola
• due mole.

LEVIGATRICI PER BORDI E CORNICI

A questo punto è molto importante dare delle informazioni generali sui tipi di macchine utilizzate per una buona e corretta esecuzione dei lavori prima indicati.
Sono state realizzate molte macchine di levigatura con vari gruppi operatori (anche oltre 20), a singola e doppia spalla. Si tratta di macchine talvolta molto complesse, la cui messa a punto per la preparazione di bordi e profili ecc. è difficile.
Con il controllo numerico le operazioni vengono semplificate, ma talvolta è decisivo l’apporto personale del tecnico specializzato, con operazioni spesso manuali.
Se il controllo numerico delle macchine levigatrici per i piani è ormai considerato perfetto, la stessa cosa non si può dire per i bordi, i profili, le cornici ecc. La struttura generale di queste macchine è essenzialmente la stessa ad eccezione di alcune elementi specifici, che caratterizzano i diversi impieghi.

Levigatrici per bordi di pannelli
Il sistema di traino dei pannelli è costituito da un cingolo con riporti in gomma, per non danneggiare la superficie di appoggio dei pannelli (anche se è buona norma, in un ciclo tecnologicamente corretto, effettuare prima la levigatura dei bordi e solo successivamente quella delle superfici piane).
La macchina può essere monospalla, se lavora su un solo bordo (figura 1), oppure a doppia spalla, se lavora contemporaneamente su due bordi opposti (figura 2).
In particolar modo nella macchina a doppia spalla ciascun elemento di cingolo può portare un nottolino (o spintore), che ha la funzione di trascinare i pannelli, mantenendone l’allineamento perpendicolare.
Per i pannelli per mobili e per antine da cucina si opera generalmente con una levigatrice che dispone di un elevato numero di gruppi operatori a nastri (anche 10 o 16), a velocità variabile e di alcune mole abrasive automatiche (2 o 4).
Tale configurazione è adatta per finiture di alta qualità su bordi, con elevata produttività, anche con prodotti vernicianti poliestere.

Figura 1 - Levigatrice per bordi monospalla
Figura 1 – Levigatrice per bordi monospalla
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Figura 2 – Levigatrice per bordi a doppia spalla

Levigatrici per profili
Il sistema di trasporto utilizza un tappeto trasportatore avente struttura e profilo similare a quelli utilizzati nelle levigatrici per superfici di pannelli (figura 3).
Per particolari esigenze possono essere realizzate macchine con sistema di trasporto a rulli, azionati da un unico sistema di traino in perfetto sincronismo.
La levigatura di profili per edilizia (quali stipiti e coprifili per porte) richiede invece un particolare sistema di traino a dischi gommati, assemblati a pacco, che consente l’appoggio ed il corretto avanzamento di un profilo a forma di “L”, che debba essere levigato su una delle facciate che confluiscono nello spigolo vivo.
Per le cornici da quadro si utilizza normalmente una levigatrice che dispone di appropriate mole abrasive con recupero automatico dell’usura, alcune delle quali con regolazione elettronica della velocità.
Si tratta di una macchina particolarmente idonea alla levigatura di prodotti vernicianti e stucchi di qualsiasi tipo, su cornici dalle sagome complesse.
Per le cornici per mobili è adatta una levigatrice che lavora con vari nastri a velocità variabile (da 4 a 8), alcune mole automatiche e un’unità di soffiatura automatica finale.
È indicata per finiture di elevata qualità su profilati in impiallacciato grezzo e verniciato, consentendo velocità di produzione particolarmente elevate.
Per profili e telai di serramenti si impiega normalmente una levigatrice che lavora con 3 nastri piani oscillanti e 6 mole abrasive automatiche.
È particolarmente idonea alla lavorazione di stipiti e profili per porte e finestre.

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Figura 3 – Levigatrice per profili
INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE

La velocità dei nastri e delle mole, se è regolabile, permette di ottenere lavorazioni precise, con consumo ottimale dell’abrasivo.
Per la levigatura di superfici grezze, la regolazione della velocità viene scelta a seconda del tipo di supporto di legno che si vuole levigare:
– velocità basse per legni teneri e resinosi;
– velocità medie per ramino, wawa e simili;
– velocità più elevate per legni duri come rovere, faggio e simili.
Per le superfici verniciate, si usano velocità basse per i prodotti di preparazione e riempimento, per non asportarli completamente, considerato l’esiguo spessore del fondo. Per gli stucchi e fondi UV è necessaria la variazione di velocità su tutte le mole e sui nastri eventuali, al fine di determinare lo standard di velocità corretto.
La regolazione elettronica della velocità mediante inverter permette, rispetto a quella meccanica, una più ampia gamma di regolazioni (20 anziché 6), meno vibrazioni, meno ingombri ecc., il che rende più agevole la sostituzione del nastro.
Date inoltre le infinite possibilità applicative nella lavorazione, per il costruttore di macchine è indispensabile poter disporre del disegno dei profili del cliente, per stabilire con certezza il tipo di macchina da proporre.

PARAMETRI QUALITATIVI

Dopo quanto è stato riferito sulla tecnica di levigatura delle superfici in legno grezze e verniciate con nastri, mole e spazzole, riteniamo significativo sintetizzare con alcune cifre, frutto di esperienze pratiche, le prestazioni della levigatura, in funzione del livello medio di qualità richiesto dall’industria.
Schematizziamo la qualità richiesta con le seguenti percentuali:
– 30-40% = bassa qualità (economica);
– 40-70% = media qualità (buona, ma economica);
– 70-80% = buona qualità;
– 80-85% = finitura di classe;
– >85% = alti costi non giustificati con qualità non distinguibile neppure da esperti.

Possiamo infine dire che:
– la qualità necessaria diminuisce con la complessità del bordo e con la minor possibilità di vedere in primo piano la superficie;
– la spianatura è importante, però determina pericoli di asportazione dell’impiallacciatura e rigidità nella messa a punto;
– la mola uniforma e migliora il lavoro dei nastri, perché rende più viva la venatura e i pori del supporto;
– il grado di qualità è la sommatoria della spianatura e della levigatura.

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