Si è conclusa in un clima di grande soddisfazione l’edizione 2022 di Xylexpo, la biennale internazionale delle tecnologie per l’industria del mobile e il mondo del legno che ha animato per quattro giornate i padiglioni 22 e 24 di Fiera Milano-Rho
Una soddisfazione che è stata tangibile fin dalle prime ore, una voglia di tornare all’incontro personale, alla stretta di mano che, a fine fiera, ha avuto un preciso riscontro dai dati raccolti.
A Xylexpo 2022 di Milano sono entrati, infatti, oltre 16mila visitatori unici, un numero che sale a più di 22mila se si considerano gli ingressi, ovvero che un visitatore possa essere entrato più volte nelle quattro giornate di fiera.
Dei 16mila visitatori unici 12.356 sono stati registrati ai tornelli di ingresso e almeno 4mila – secondo le prime, attente stime – sono invece arrivati a Xylexpo 2022 Milano da Viscom Italia, ma soprattutto da 33.Bimu: com’è noto la biennale delle tecnologie per il legno e il mobile si è svolta per la prima volta in concomitanza con la rassegna della comunicazione digitale e – sinergia decisamente più incisiva – con la fiera delle macchine utensili per la meccanica organizzata da Ucimu.
I due eventi dedicati alla tecnologia per la manifattura hanno indubbiamente generato un forte circolo virtuoso, rilevato immediatamente dagli organizzatori nei giorni di fiera e peraltro già annunciato dai visitatori in sede di preregistrazione, quando larga parte di essi confermava l’interesse a visitare anche la fiera concomitante.
Una soddisfazione alimentata dal fatto che Xylexpo 2022 Milano è probabilmente l’unica fiera post-pandemia che può vantare un numero di visitatori unici sostanzialmente in linea con il dato dell’ultima edizione pre-Covid, nel 2018.
In calo di qualche punto percentuale la presenza dei visitatori stranieri (dal 28 per cento del 2018 al 25 per cento di Xylexpo 2022), in linea con le attese degli organizzatori alla luce della chiusura di mercati – Cina, Russia e Ucraina – da sempre estremamente attenti alle tecnologie italiane.
“I dati hanno confermato non solo il ruolo di Xylexpo – ha dichiarato Luigi De Vito, presidente della manifestazione e di Acimall – ma anche e soprattutto le scelte fatte per questa edizione, tese a ridisegnarne i contorni e a sottolineare quelli che sono i pilastri su cui dovranno fondarsi le fiere del futuro: da una diversa strategia nella presentazione dei prodotti a una decisa sottolineatura dei nuovi servizi digitali che non possono che arricchire l’essenza di un momento espositivo”.
XIA-Xylexpo Innovation Award
I riconoscimenti della quarta edizione di XIA-Xylexpo Innovation Award, il premio che è oramai diventato una delle più apprezzate tradizioni della biennale internazionale delle tecnologie per l’industria del mobile e il mondo del legno, sono stati assegnati nelle cinque sezioni previste: massiccio, pannello, finitura, digitalizzazione e sostenibilità.
Si è trattato indubbiamente di un impegno significativo per la giuria, che ha valutato con grande attenzione le candidature pervenute per decidere a chi assegnare l’”Oscar” di Xylexpo, il “Nano” disegnato nel 2014 – l’anno in cui è stato creato il premio – da Elio Fiorucci per Riva 1920.
Il premio per la sezione “Lavorazione del legno massiccio” è andato alla Paoletti Energy di Borgo Valbelluna (Belluno) per l’incollatore “Iglueing PUR Hyper”, con la seguente motivazione: “Si tratta di un sistema innovativo per l’applicazione di adesivi poliuretanici nell’incollaggio del finger joint. Le caratteristiche innovative riconosciute riguardano, in particolare, la forte riduzione dei tempi di pulizia dell’applicatore, un utilizzo più efficiente dell’adesivo e la facilità di integrazione con più macchine”.
Per la categoria “Lavorazione del pannello” la giuria ha stabilito di attribuire un premio ex-equo a due soluzioni “…che affrontano lo stesso problema con approcci differenti ma con risultato equivalente”. I vincitori sono stati i sistemi “Hand Guard” della Altendorf di Minden (Germania) e “Blade Off” della SCM di Rimini. “Le caratteristiche innovative riconosciute riguardano il forte miglioramento della sicurezza dell’operatore nelle macchine squadratrici, potenzialmente estendibile anche ad altre tipologie di macchine”, ha commentato la giuria.
Per la “Finitura” la giuria ha individuato nella spruzzatrice automatica denominata “Excellent Cm80” dell’azienda Makor di Sinalunga (Siena) la vincitrice nella categoria. Le caratteristiche innovative riconosciute riguardano, in particolare, una migliore pulizia del nastro trasportatore, un utilizzo più efficiente della vernice con un recupero più efficace dell’over-spray.
Premio per la “Digitalizzazione” al sistema “Digital Factory” della SCM di Rimini. La motivazione recita: “… pur rappresentando un trend in atto da diversi anni nell’industria del mobile, la giuria ha comunque riconosciuto nell’eco-sistema premiato un certo carattere innovativo in quanto offre la possibilità di integrare le informazioni e i dati da un ambiente produttivo, con la capacità di seguire un prodotto partendo dall’ordine, passando per la produzione e arrivando anche alla fase post-vendita. Tale soluzione offre una gamma di servizi che proiettano il proponente verso l’opportunità di sfruttare nuovi modelli di business coerentemente con gli attuali trend di mercato”.
Il premio per la sezione “Sostenibilità” se lo è aggiudicato l’estrattore di polveri di legno della Spänex di Uslar (Germania). “La giuria ha riconosciuto che il prodotto rappresenta una vera innovazione, in quanto l’approccio al tema della sostenibilità è evidente sin dalle fasi di sviluppo progettuale e si esprime in modo coerente negli aspetti ambientali, sociali ed economici. In particolare, sono stati riconosciuti per gli aspetti ambientali il risparmio energetico, la tutela dell’ambiente esterno e l’integrazione con sistemi di riciclo esistenti; per gli aspetti sociali l’evidenza che il sistema consente la tutela dei lavoratori essendo versatile, scalabile, flessibile e quindi adatto a esigenze aziendali differenti; per la Governance la migliore manutenibilità e la diminuzione del rischio di impresa in conseguenza della riduzione del rischio di incendio e di una più efficiente possibilità di controllo del sistema”.
La giuria
XIA-Xylexpo Innovation Award è un premio assegnato da una giuria assolutamente indipendente, che esercita il proprio diritto di scelta nella massima autonomia. Del gruppo di lavoro di quest’anno hanno fatto parte parte, esperti di chiara fama.
Stefano Berti, presidente della giuria, già dirigente di ricerca CNR presso IVALSA, oggi IBE, Sesto Fiorentino (Firenze); già direttore IRL, confluito in CNR IBE e, tra l’altro, docente di Tecnologia del legno e utilizzazioni forestali presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo e docente di Industrie del legno e derivati presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze.
Anna Bortoluzzi, management consultant qualificato ICMCI, laureata in chimica e tecnologa dei materiali, che ha maturato una significativa esperienza lavorativa nella gestione degli impianti industriali e nell’analisi statistica; dal 2006 lavora come esperta di analisi del ciclo di vita (LCA) in progetti internazionali e nello sviluppo di PCR (Product Category Rules); ha ricoperto per vent’anni il ruolo di professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano ed è fondatrice e partner di Mapping LCA.
Filippo Boschi, responsabile progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale (MADE s.c.a r.l., Competence Center Industria 4.0. Consulente del MiSE sul tema Industria 4.0).
Franco Bulian, direttore CATAS, il maggiore laboratorio italiano per la certificazione, ricerca e prove nel settore legno-arredo; docente del corso Materials and technologies of the furniture industry del double degree delle Università di Trieste (Italia) e di Lippe (Germania).
Gianni Campatelli, professore associato dell’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Ingegneria Industriale e responsabile del “Manufacturing Technology Research Lab”.
Giacomo Goli, professore associato dell’Università degli Studi di Firenze, Tecnologia del legno e utilizzazioni forestali, Scienze e Tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (DAGRI).
Felice Ragazzo, docente a contratto per il modulo-legno nel Master internazionale “Restauro architettonico e cultura del patrimonio” della Facoltà di Architettura Roma 3, già docente di Alta Qualifica presso il corso di Laurea in Disegno industriale Università “La Sapienza” di Roma.
Frieder Scholz, già professore presso Hochschule Rosenheim – University of Applied Sciences, direttore del corso Master Tecnologia del legno e responsabile del laboratorio per macchine utensili, lavorazioni e dinamica della macchina.